La vicenda della piccola Zoe ci insegna a credere in un progetto più grande di noi: è il mistero della vita. Benvenuto 2021!

L’augurio del presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffini con le toccanti parole di una coppia adottiva: “Zoe aveva deciso che il suo cuore non doveva essere perfetto nella forma, ma nella sostanza”.

Cari amici, 

il 2020 è stato un anno terribile, non c’è dubbio. Lo è stato per tutti. Anche per noi di Ai.Bi. – Amici dei Bambini. Da quando abbiamo iniziato questa avventura, oltre un trentennio fa, è innegabile che, quella appena trascorsa sia stata una delle annate più complicate. Abbiamo sofferto. Hanno sofferto i bambini e le mamme accolte nelle nostre comunità di accoglienza. Hanno sofferto i bimbi e gli adolescenti che, con il programma di Sostegno a Distanza, seguiamo in tutto il mondo: dal Kenya alla Bolivia, passando per la Cina, il Ghana, la Repubblica Democratica del Congo, la Moldova, l’Ucraina. Hanno sofferto e soffrono i bimbi in attesa di una famiglia, negli istituti di tutto il mondo.

Eppure i dodici mesi appena trascorsi per me e per tutti i membri di Ai.Bi. saranno ricordati anche come un periodo caratterizzato da una luce particolare, positiva. Direi anzi proprio questo: il 2020, con il suo portato di preoccupazioni e privazioni ha, tuttavia, preparato e aperto i cuori di molti di noi ad accogliere la speranza. Significativo, a tal proposito, è il messaggio che ci è stato recapitato da una delle nostre coppie adottive, che della speranza sono il cuore pulsante, che mi permetto di riportarvi integralmente. La storia, in realtà, è a prima vista triste: si tratta di una famiglia che ha già aperto le proprie braccia a un figlio adottivo e che, nel giugno di quest’anno, ha messo al mondo una bellissima bambina, Zoe. La piccola, purtroppo, era molto malata ed è deceduta dopo poco tempo.
Tuttavia nelle loro parole non c’è vittimismo, ma l’essenza di una famiglia ricca, di bellezza e d’amore ed è per questo che meritano di essere riportate.
 

“È arrivata lei nella nostra vita – ci hanno scritto – e l’ha cambiata. Il primo figlio è arrivato colmando uno spazio che lo attendeva da tempo. Ci siamo cullati nella bellezza di diventare famiglia e abbiamo lasciato che il sogno diventasse realtà. Ma siamo diventati famiglia completa solo con l’arrivo di Zoe. Abbiamo cercato a lungo il suo respiro, finché, un giorno, non abbiamo sentito battere il suo cuoricino, ma era un battito diverso dal solito; Zoe si ostinava, ancora in pancia, a decidere quale dovesse essere il suo futuro, aveva deciso che il suo cuore non doveva essere perfetto nella forma, ma nella sostanza. E noi l’abbiamo amata da subito, l’abbiamo coccolata mentre cresceva nel ventre materno, senza ascoltare le nostre preghiere. Lei era così, unica. Il suo cuoricino decideva di battere a modo suo. Poi è arrivata al mondo Contro il parere di tutti i medici sei nata, hai respirato, faticando sei giunta ostinatamente a noi. Ma sapevi che la tua strada era un’altra e noi con te”.

“Sapevamo – hanno detto ancora pensando a loro figlia – che non saresti dovuta sopravvivere al primo respiro, invece ci hai donato un mese di te. Poi, con la stessa caparbietà con cui eri giunta a noi, ci hai lasciato. Hai reso felice la nostra famiglia, abbiamo pianto il tuo addio ma abbiamo amato, e sempre ameremo, quel tuo sorriso accennato, quella tua forza che ti ha portato a noi, nonostante i pareri di coloro che volevano impedirti di salutarci, e sorriderci”.

 
Ecco, oggi, come la distanza che voleva frapporsi tra questa bambina e i suoi genitori, tanti sono gli ostacoli che sembrano volerci impedire di guardare al domani con serenità, con apertura all’altro, al dono. Eppure, proprio in questi mesi bui in cui tutti abbiamo perso qualcosa di noi, abbiamo riscoperto il piacere delle piccole cose, dell’umanità dei gesti. Della forza della famiglia e dello stare insieme. 
 
Sono convinto che questa sarà una lezione e un’esperienza che ci permetterà di porre delle basi per un futuro diverso. Sicuramente, per molti aspetti, migliore del nostro recente passato.
 
Buon anno nuovo a tutti voi.
 
Marco Griffini
 
Presidente Ai.Bi. – Amici dei Bambini