“L’adozione aperta, credo sia un cammino ancora lungo”

Martina scrive:

Cara Ai.Bi.,

secondo me culturalmente è difficile accostarsi a questo nuovo tipo di adozione in Italia, perché chi ha esperienza di adozione nazionale normalmente ha vissuto situazioni molto diverse da quelle “previste” in questa nuova procedura: spesso si adottano bambini tolti alle famiglie biologiche, il cui destino si decide in un’aula di tribunale (o in molte aule di tribunale, per molto tempo), e per cui la conservazione dell’anonimato della famiglia adottante è un vincolo indispensabile per completare l’adozione. Le famiglie biologiche normalmente non vogliono vedersi sottratti i bambini, anche se non hanno i requisiti minimi per essere giudicate idonee ad allevarli. È quindi logico che con un background di questo tipo si veda con sospetto un contatto diretto con la famiglia biologica. Ma credo che quando la mamma biologica maturi la decisione consapevole di non voler tenere con sé il bambino che porta in grembo, nel modo più “sereno” possibile, allora davvero questa nuova strada, l’adozione in pancia, potrebbe offrire a questi bambini una possibilità inestimabile.

Credo però che il cammino culturale da fare sia ancora lungo, soprattutto quando questa proposta si scontra con la mentalità che un bambino in pancia entro i mesi di gravidanza consentiti, non è che una parte del corpo della donna, che quindi può deciderne liberamente il destino.

Grazie

Martina

Gentile Martina,

penso proprio che abbia ragione: siamo ancora naturalmente lontani dal capire e comprendere il significato e la valenza di un’adozione “aperta”: ci sono tanti no ma anche diverse perplessità.

Per quanto riguarda l’adozione di un bambino in pancia le difficoltà di comprensione sono ancora maggiori. Dobbiamo imparare a riconoscere che, proprio come lei afferma, questa nuova strada costituisce una possibilità inestimabile per questo bambino.

Un grazie di cuore

Irene Bertuzzi, responsabile Area Formazione e Accompagnamento di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini