Lasciti Solidali. Che cos’è il testamento biologico?

Come funzionano le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) e perché sono importanti per tutelare la propria volontà

Il testamento biologico, correttamente definito Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), è un atto scritto con cui ogni persona maggiorenne, capace di intendere e di volere, può esprimere la propria volontà riguardo ai trattamenti sanitari ai quali desidera o non desidera essere sottoposta. Questo si applica nell’eventualità in cui, a causa di malattie o lesioni cerebrali irreversibili e invalidanti, la persona non sia più in grado di manifestare il proprio consenso o dissenso.
È importante chiarire che il termine “testamento” è usato impropriamente, perché qui non si parla di volontà post-mortem, bensì di decisioni da applicare mentre si è ancora in vita, in particolari condizioni cliniche. Per questo motivo è più corretto parlare di Disposizioni Anticipate di Trattamento.
In Italia, il testamento biologico è regolamentato dalla Legge 22 dicembre 2017, n. 219, che ne stabilisce modalità e condizioni di validità. Redigere il testamento biologico non comporta costi: è esente da obblighi di registrazione tributaria, bollo o altre imposte.
Le modalità di redazione sono diverse:

  • Atto pubblico o scrittura privata autenticata davanti a un notaio o a un pubblico ufficiale;
  • Scrittura privata consegnata personalmente all’ufficio di stato civile del proprio comune di residenza;
  • Modulo da consegnare presso le strutture sanitarie competenti;
  • Uffici consolari italiani, per i cittadini residenti all’estero.

Per chi, a causa di condizioni fisiche, non possa scrivere, è possibile esprimere le DAT anche tramite videoregistrazione o qualsiasi altro mezzo di comunicazione disponibile. In ogni momento, le disposizioni possono essere modificate, rinnovate o revocate.
I testamenti biologici, una volta redatti, sono registrati nella Banca dati nazionale delle DAT, operativa dal 1° febbraio 2020, così da essere facilmente reperibili in caso di necessità.
Il contenuto delle DAT è libero: può includere non solo indicazioni sui trattamenti sanitari, ma anche disposizioni relative all’espianto degli organi, all’utilizzo della salma a fini scientifici o alle preferenze sulla sepoltura (inumazione o cremazione).

Domande e informazioni sui lasciti solidali

Per ulteriori informazioni sui lasciti è possibile consultare la pagina dedicata del sito di Ai.Bi., scrivere alla mail lasciti@aibi.ito chiamare il numero 02.98822332.