Lettera di una mamma a tutti i bambini “diversi”

lettera mamma“La diversità non è sinonimo di pericolo, la diversità è sintomo di unicità e ogni essere umano è irripetibile perché Dio lo ha voluto e lo vuole così, ora”. Così inizia la lettera di AliceAnn mamma di Jameson, affetto da craniosinostosi: una malformazione della struttura cranica che determina uno sviluppo anomalo del cervello e può causare deformità craniche e ritardi mentali.

Il mondo lo considera un bambino diverso dagli altri, una persona “minore” ma AliceAnn non ne è affatto convinta e ha deciso di lanciare un messaggio sia per suo figlio sia per tutti i bambini del mondo che sono vittima di bullismo e di discriminazione a causa di una deformità.

Ecco la lettera della mamma di Jameson tratta dal blog di AliceAnn e rivolta a tutti i genitori di bambini “diversi”.

“Recentemente abbiamo fatto alcuni incontri – scrive AliceAnn – che mi hanno ispirato per scrivere questo post che è qualcosa che spero tutti leggano. E’ un messaggio che non riguarda solo Jameson, ma tutti i bambini che vengono presi in giro e beffeggiati per la loro diversità; inoltre sono abbastanza sicura che i loro genitori si sentano come me.

Fa male vedere mio figlio essere preso in giro – scrive AliceAnn –, sapendo che questo farà parte del suo mondo per il resto della sua vita”.

AliceAnn con il figlio Jameson  si sono recentemente trasferiti in una nuova città e la figlia più grande va alla scuola di primo grado. Alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico “siamo stati riuniti in mensa per ascoltare il discorso di apertura e di benvenuto – racconta -. Mentre stavamo camminando tra la mensa affollata siamo stati subito accolti da un ragazzino che ha indicato Jameson, ha dato una gomitata a sua madre e ha detto che sembrava buffo. Poco dopo una bambina ci guarda, si rivolge a sua madre e dice: “Ha un aspetto spaventoso”, e indica Jameson. Sua madre le dice che non è bello da dire, e si volta.

Stessa scena in un negozio di alimentari “una madre e suo figlio stanno camminando verso di noi. Vedo lo sguardo del ragazzino, comincia a ridere e dice a sua mamma ‘Guarda mamma, che bambino buffo’. Guardo la madre e lei non riesce nemmeno mettere insieme una parola, rimane li con la mascella spalancata. Come genitore mi sono trovata in situazioni nelle quali mio figlio ha fatto o ha detto qualcosa di inappropriato, quindi capisco l’imbarazzo. Capisco anche che questi bambini non sono da biasimare. Pensate, insegniamo loro dalla nascita a identificare le cose diverse dal gruppo”

“Come madre di un bambino che ha un aspetto diverso – continua –  questo è il mio appello per voi:  se sei il genitore e tuo figlio dice ad un altro bambino che sembra ridicolo o spaventoso, non puoi semplicemente raccontargli che “Questa non è una bella cosa da dire”. Hai ragione, non è carino, ma semplicemente dicendo questo fai in modo che si isoli mio figlio. La prossima volta fai seguire questa affermazione con: “Sono sicuro che lui è un ragazzo molto bello, andiamo a incontrarlo”.

“Per favore, vieni a presentarti – esorta AliceAnn – e a chiedere il nome di mio figlio. Vi assicuro che non morde! Mio figlio è proprio come il tuo, può essere dolce, amorevole, arrabbiarsi ed essere manesco. E vi assicuro, io sono come voi, io sono un genitore e sto imparando questo con lui.

Se il vostro bambino è curioso e non dice nulla ma nota che lui è diverso; per favore, presentatevi a noi, chiedeteci i nostri nomi! Includete il mio bambino nel vostro mondo. A tutti i genitori dei bambini là fuori che già fanno questo, e per quelli che hanno volutamente fatto qualcosa per illuminare la giornata di Jameson: Grazie”.

Fonte: aleteia.it