L’UFAI (Unione famiglie adottive italiane) scrive alla CAI: “Fare chiarezza su adozioni in Etiopia”

etiopiL’UFAI, Unione famiglie adottive italiane, ha scritto a Silvia Della Monica, Presidente della CAI (Commissione adozioni internazionali) per avere chiarimenti sull’operato dell’ente EnzoB in Etiopia. Per l’UFAI, contattato da alcune coppie adottive iscritte al servizio gratuito “SOS coppie”, l’ente non starebbe aggiornando in maniera corretta le famiglie che si sarebbero così rivolte all’UFAI per essere aiutate.

La lettera, a firma della presidente Elena Cianflone, è stata pubblicata dall’UFAI sia sul suo sito ufficiale che sui social network, anticipata da questa nota (che riportiamo in versione integrale).

Per motivi di privacy verso le coppie iscritte che hanno chiesto aiuto ad SOS Coppie di UFAI, possiamo pubblicare solo la lettera di presentazione inviata dalla nostra presidente Elena Cianflone, alla dottoressa Silvia Della Monica, presidente della CAI, per segnalare quanto sta accadendo alle coppie in procedura in Etiopia con l’ente EnzoB.

SOS Coppie UFAI sta cercando di fare chiarezza sulla reale situazione delle adozioni in Etiopia, dopo aver raccolto storie e informazioni fornite dai nostri iscritti, e in procedura con EnzoB, chiedendo alla CAI, quale organo di controllo (per quanto assente in molte delle questioni aperte a livello internazionale) di indagare sul perché questo ente accreditato, non fornisca chiare informazioni sullo stato dei fascicoli di queste famiglie che sono depositati da tempo presso le autorità etiopi, rassicurandole sul loro percorso adottivo in questo Paese”.

Per l’UFAI si tratta di “un atteggiamento veramente inaccettabile e che lascia le tante famiglie di EnzoB in procedura in Etiopia, in uno stato di incertezza e angoscia. Perché chiediamo, far subire a tutte queste famiglie una ulteriore sofferenza in questa fase di attesa, che di per se, è una fase molto dura da affrontare?”

Nella lettera inviata a Silvia della Monica, la presidente Cianflone precisa “sono mamma biologica e due volte adottiva e rappresento UFAI, un comitato nato un anno fa con lo scopo di portare la voce inascoltata e finora inespressa della famiglie adottive mobilitate nel cercare di scuotere l’opinione pubblica circa la situazione in cui versa l’adozione in Italia, diffondere la cultura adottiva e soprattutto porsi in maniera diretta in un confronto costruttivo con le istituzioni e gli operatori del settore (enti e associazioni) portando alla luce le nostre istanze finora poco considerate e spesso mediate dall’azione delle associazioni da cui non ci sentiamo rappresentati.”

Alla luce di questo “Le scrivo per sottoporLe – continua Cianflone nella lettera alla Della Monica – la difficile situazione di alcuni nostri iscritti che sono in procedura con EnzoB in Etiopia. Certa del suo interesse in merito alla situazione generatasi con EnzoB, sperando in un Suo sollecito riscontro Le porgo i mie cordiali saluti”.

 

Ma stando a quello che si legge sui social, l’UFAI è ancora in attesa di una risposta da parte della CAI.