Majorino, «Non date soldi ai bambini mendicanti. Meglio aiutare una Ong che si occupa di infanzia»

majorino«Non date soldi ai bambini che chiedono l’elemosina per strada. E’ il modo peggiore per aiutarli. Piuttosto destinate anche solo un euro a qualsiasi associazione impegnata nel sociale. I bambini che mendicano, specie quelli disabili, sono vittime dell’accattonaggio organizzato». Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali del comune di Milano, ripete a Radio24 un appello da lui lanciato già ad aprile dello scorso anno.

In altre occasioni Majorino ha chiarito i tre pilastri sui quali deve basarsi la lotta all’accattonaggio. Uno, senza farsi commuovere, bisogna comprendere che quei pochi centesimi che si mettono nelle mani dei piccoli mendicanti, sono il fine che alimenta la loro schiavitù. Perché tutti i soldi che i bambini ‘guadagnano’ vengono consegnati ad adulti che non si fanno scrupoli a lasciarli sotto il sole anche con 40 gradi all’ombra. O a mandarli a respirare smog su una strada statale trafficata come può essere la via Emilia. Due, occorre pensare a progetti educativi che aiutino le persone a inserirsi nella società. La prima preoccupazione devono essere le centinaia di bambini che vivono in condizioni non dignitose. Bisogna eliminare qualsiasi barriera nell’accesso alla scuola, sostenere progetti di mediazione e accompagnamento. Tre, le autorità competenti devono avviare una costante e ferma azione repressiva che sconfigga il racket.

Majorino precisa che non si tratta di mettere in discussione il principio di carità. Anzi l’invito è quello non solo di sostenere le associazioni del Terzo settore, ma anche di collaborare direttamente con qualsiasi associazione che si occupi di infanzia. Si può fare volontariato, si possono fare donazioni, si può contribuire attivamente a togliere dalla strada i minori e reinserirli in un contesto protetto e familiare. Il mezzo, però, non può essere una monetina data sull’onda della commozione e della pietà, a un semaforo, prima che scatti il verde.