Mancata ratifica della convezione Protezione Minori: la UE richiama l’Italia

Il Consiglio dell’Unione Europea richiama l’Italia affinché ratifichi al più presto la Convezione sulla Protezione dei Minori, firmata a L’Aja nel 1996. Il richiamo, del 3 ottobre, cade in risposta all’interrogazione dell’europarlamentare Patrizia Toia, del PD, inoltrata il 22 luglio alla Commissione Europea e al Consiglio.

L’Italia è, assieme alla Grecia, il solo paese europeo dove la Convenzione non è entrata in vigore, nonostante la decisione 2008/431/CE del Consiglio, che invitava gli Stati membri a riconoscerla entro il 5 giugno 2010. Un ritardo di anni, per l’Italia. La ratifica si presenta come atto fondamentale per la creazione di uno spazio giudiziario comune e la garanzia della tutela del superiore interesse del minore.

Importante agire subito, sosteneva l’on. Toia nell’interrogazione, «adesso che è in pieno corso la crisi umanitaria dei paesi nordafricani». Tale focus sul Nord Africa non era casuale: la Convenzione dell’Aja prevede la cooperazione tra Stati coinvolti in casi di protezione alternativa di un minore, compresa la protezione attraverso l’istituto islamico della kafala.

La ratifica è urgente. Il Governo – che sarebbe dovuto intervenire già con un disegno di legge entro il 2010non può procrastinare ancora l’attivazione di strumenti che facciano fronte all’emergenza dei bambini nel Nord Africa e al loro diritto di vivere in una famiglia.