Da marocchino che vive in Italia vorrei che i bambini del mio Paese non lo lasciassero: serve veramente un’Adozione a Distanza?

Buongiorno.

Mi chiamo Icham, sono marocchino, ma vivo in Italia ormai da 20 anni. Qui mi sono sposato, ho trovato un buon lavoro e oggi sono papà di 2 bambini. La mia mamma vive ancora a Casablanca, la città da cui sono emigrato nel 1997, quando avevo solo 7 anni. Torno nel mio Paese un paio di volte l’anno e ogni volta mi rendo conto di quali situazioni di povertà e disperazione ho lasciato. Vedo tantissimi bambini poveri, famiglie che non riescono a crescerli bene e spesso li lasciano al loro destino. Per questo, ora che in Italia posso avere una vita dignitosa, vorrei aiutare i miei piccoli connazionali. So che voi di Amici dei Bambini lavorate con dei progetti anche in Marocco. Che tipo di donazione mi consigliate? Dove vengono destinati i miei soldi?

Grazie

Icham

 

carlotta pacioneBuongiorno Icham,

grazie ai nostri referenti e operatori che operano direttamente sul posto, siamo sempre aggiornati sulla situazione dell’infanzia in Marocco. Sappiamo, per esempio, che, pur non potendo contare su dati governativi ufficiali relativi all’abbandono dei minori, nel suo Paese di origine si stimano circa 70mila bambini fuori famiglia. Per questo il Marocco è uno dei Paesi in cui noi di Ai.Bi. siamo maggiormente promuovendo i nostri progetti di sostegno e adozione a distanza. Questi sono proprio le tipologie di supporto che le possono consigliare.

L’adozione a distanza è un rapporto personalizzato ed esclusivo con un singolo bambino di cui il sostenitore riceve regolarmente foto, lettere e aggiornamenti sul percorso di crescita e può anche entrare in comunicazione con lui e andarlo a trovare personalmente. Visitando il nostro sito, Adozione a Distanza Marocco, può trovare le schede di alcuni dei bambini in attesa di trovare qualcuno che, da lontano, si prenda cura di loro. Ma ce ne sono anche molti altri: per maggiori informazioni può contattare il nostro ufficio competente al numero 02.988221 oppure scrivere a sad@aibi.it.

In alternativa può decidere di supportare uno dei nostri progetti di sostegno a distanza: in questo caso parteciperà direttamente alle attività progettuali di Ai.Bi. destinate a tutti i minori ospiti di un centro con cui la nostra associazione ha rapporti di collaborazione. Al momento può scegliere tra 5 comunità. La Fondation Rita Zniber, che ospita 280 bambini, molti dei quali con disabilità, tutti abbandonati alla nascita o nei primi mesi di vita. La Maison d’Entants di Fez, in cui vivono 62 minori tra i 5 ai 18 anni, abbandonati o appartenenti alle famiglie più disagiate della città o delle zone rurali limitrofe. Sempre tra i 5 e i 18 anni hanno anche i 220 bambini della Maison d’Enfants Akkari e i 260 dell’orfanotrofio Al Dar Atfal Sidi Bernoussi di Casablanca. Infine c’è il centro Al Dar Atfal Al Ouafae di Fez con i suoi 140 maschietti. In tutte queste strutture il sostegno a distanza verrà utilizzato per migliorare le condizioni di vita dei bambini, elaborare per ognuno un progetto di vita, garantire visite specialistiche, sostegno scolastico e attività socio-educative e di animazione.

Per attivare un’adozione a distanza o un sostegno a distanza in Marocco, clicca sugli appositi link.

Un caro saluto,

 

Carlotta Pacione

Ufficio sostegno e adozione a distanza di Ai.Bi.