Marocco, El Kindi: “A 20 anni dalla Ratifica della Convenzione sui Diritti del Fanciullo, la situazione è peggiorata”

marocco collettivoIn occasione del ventesimo anniversario della Ratifica della Convenzione Internazionale dei Diritti dei Minori da parte del Marocco, è stata ufficializzata la nascita del “Collettivo per il Diritto del Minore ad una Protezione Familiare”, il cui portavoce, Omar el Kindi, ha voluto scrivere e pubblicare il seguente comunicato stampa, in cui fa un quadro generale della situazione dei minori e delle famiglie marocchine di cui si occupano, ammettendo che, nonostante alcuni progressi, sia purtroppo peggiorata.

“Dopo un lungo periodo di ritardo, il Piano d’Azione Nazionale per l’Infanzia (PANE 2006-2015) – lanciato con grande rumore dal comunicato “Un Marocco degno dei suoi figli” -, atto a creare una politica globale e integrata in favore dei bambini, si è rivelato inefficace e il suo fallimento evidente.

Studi successivi realizzati da dipartimenti ministeriali, organismi ufficiali e associazioni, hanno mostrato che le politiche pubbliche riguardanti i bambini sono venute meno. Essi raccomandano vigorose azioni, complete e integrate, con la partecipazione di tutti i livelli di governo, organi eletti e associazioni, in una partnership chiara e promuovono altresì una mobilitazione di risorse per affrontare le sfide.

Facendo riferimento allo spirito delle convenzioni internazionali fondate sul miglior interesse del bambino, della Costituzione che si occupa in modo esplicito della protezione del minore, e dell’esperienza con gruppi di bambini e famiglie di cui si prendono cura, le associazioni del “collettivo delle associazioni per il diritto del bambino alla protezione familiare”, in questo 20° anniversario, richiedono la mobilitazione di tutte le parti interessate – direttamente e indirettamente – nel processo di protezione familiare del bambino, e dell’opinione pubblica al fine di:

Sviluppare una politica per la protezione del bambino in linea con gli impegni del nostro paese, concentrandosi sul migliore interesse del bambino e rispondendo ai bisogni obiettivi debitamente riconosciuti da tutte le parti interessate.

Rafforzare la prevenzione dell’abbandono dei bambini nati fuori dal matrimonio per la loro protezione e il sostegno per le loro madri non sposate, seguendo un processo di autonomizzazione e di reinserimento sociale e professionale.

Rafforzare la gestione e la protezione dei bambini che, a causa della perdita dei loro genitori o per altri motivi, richiedono un luogo permanente che fornisca loro cure alternative.

Rafforzare la tutela e la promozione dei diritti dei bambini “makfoul” e dei genitori “kafil” senza pregiudizio e nel rispetto dei diritti di ogni parte”.