Meno figli, più solitudine. Griffini (Ai.Bi.): “In questo scenario dimenticarsi dei fondi per l’adozione è quasi immorale”

In un articolo su Vita un’amara riflessione su una società che produce solitudine. E che si sta spegnendo

La società dell’individualismo assoluto produce solitudine. Una solitudine che si accompagna alla depressione demografica che investe, soprattutto, le società occidentali. Ne parla anche Fabrizio Floris in un articolo su Vita.In una recente analisi pubblicata su ‘The Atlantic’ – spiega – Derek Thompson, ha posto la questione in modo netto chiedendosi: ‘Il futuro delle città sarà senza figli?’. Difficile rispondere, ma dalla periferia di Torino si vede una società con un tessuto connettivo sempre più poroso e friabile, dove il lavoro non crea più legami, dove si vive appartati e soli: evitarsi è il nuovo istinto in questi luoghi dove come ha scritto Luigi Zoia si vive il tempo della morte del prossimo. ‘Esco quando è buio per buttare la spazzatura, racconta Enzo da Mirafiori, non mi va di incontrare nessuno, non ci parliamo mai e non saprei cosa dire, no anche a Natale o Capodanno non ci salutiamo per gli auguri nel mio palazzo, non sappiamo cosa augurarci, auguri di cosa? Entriamo e usciamo sempre ad orari diversi come se fosse cronologicamente programmato, non conosco tutti i volti di chi abita qui, se ci incontriamo per strada difficile che ci salutiamo. Ci ho provato poi nessuno mi rispondeva così mi sono adeguato. Nel mio palazzo ci sono 10 piani, la metà sono vedove anziane, qualche coppia sempre di anziani e due famiglie, tre bambini in tutto, quattro cani’.

In queste nostre metropoli, aride, competitive, esclusive nel senso deteriore del termine, si invecchia e non si fanno figli. Per paura del futuro, per egoismo, per l’angoscia che, comprensibilmente, investe coloro che sono il fondamento del futuro: i giovani. Che, quando si sposano, come rivelano le statistiche, di figli ne fanno pochissimi. O non ne fanno affatto. In Italia, secondo i dati ISTAT, il 34% delle famiglie è formato da una sola persona (8 milioni e 659 mila, 2,4 milioni in più di quelle registrate nel 2004 e quasi il doppio rispetto agli anni 90).

“Di fronte a questo scenario – commenta il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffini fa male al cuore venire apprendere che la politica, per la quale questo dovrebbe essere il primo e fondamentale problema da risolvere, a meno di non voler favorire l’estinzione della società, si ‘dimentichi’ di tutte quelle misure che favoriscono la genitorialità. Un esempio è il dato, fornito dall’Autorità garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, sui fondi stanziati per le adozioni internazionali e, incredibilmente, non impiegati. Questo avviene quando abbiamo coppie che si avvicinano a questa forma di genitorialità, che è davvero peculiare e speciale, e che magari sono costrette a rinunciare per le troppe spese da affrontare. Siamo all’assurdo, soldi che vengono stanziati e poi non spesi. Stante la situazione sopra descritta, si tratta di una ‘dimenticanza’ quasi immorale”.