Mestre. Il dramma del bus precipitato e il gesto eroico di un immigrato 

Nel tragico incidente di Mestre hanno perso la vita anche due bambini e una ragazza minorenne. Tra gli eroici soccorritori, anche un operaio del Gambia

Un dramma che ha sconvolto l’Italia. Un pullman turistico pieno di passeggeri provenienti da vari paesi è precipitato da un cavalcavia di Mestre martedì sera, causando la morte di 21 persone e il ferimento di altre 15, alcune in gravi condizioni.
Tra le vittime ci sono anche tre minori: una ragazza, un neonato di pochi mesi e un bambino di 12 anni. Tre vite spezzate troppo presto, che lasciano sgomenti.
La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio degli inquirenti, che stanno cercando di ricostruire le cause e le responsabilità del tragico evento.
L’incidente è avvenuto intorno alle 20:30 di martedì, quando il pullman si trovava sulla tangenziale di Mestre, all’altezza dello svincolo per l’aeroporto Marco Polo. Il mezzo ha improvvisamente deviato dalla sua corsia e ha colpito il guardrail che divideva le carreggiate, sfondandolo e precipitando dal cavalcavia alto circa 15 metri.

L’intervento eroico

Tra i primi a intervenire ci sono stati anche due operai Fincantieri che lavoravano in un cantiere vicino al luogo dell’incidente. Uno di loro è Boubacar Toure, un 27enne originario del Gambia.
L’operaio ha raccontato ai giornalisti di aver estratto una bambina dal pullman e ha soccorso altre tre o quattro persone che erano ancora a bordo.
“Ho visto anche l’autista, era già morto – ha dichiarato Boubacar Toure -. I soccorritori mi hanno detto di pensare ai vivi, ai feriti, e l’ho aiutato ad estrarre quelle persone”.
L’incidente di Mestre è una tragedia che ha mostrato il volto umano e solidale di chi non si è tirato indietro davanti al dolore altrui e ha prestato il suo aiuto, come il migrante Boubacar Toure. Un vero gesto di eroismo .