Migranti. Le famiglie italiane non stanno a guardare: centinaia le disponibilità per l’affido e per il nuovo “sostegno di vicinanza”

“Perché quei bambini sono addormentati sulla spiaggia, senza i loro pigiami e soprattutto senza le loro mamme accanto?” E’ la voce innocente di un bambino che chiede spiegazioni a un adulto a urlare al mondo quanto sia incomprensibile e inaccettabile il dramma dei migranti: la disperazione di chi fugge dalle guerre e dalle persecuzioni, i naufragi nel Mediterraneo, la morte di tanti innocenti, tra cui troppi bambini. Come Aylan, il piccolo siriano arrivato cadavere su una spiaggia della Turchia, la cui fotografia ha commosso tutto il mondo. È da un’immagine simile, una delle tante che in queste settimane mostrano la tragedia dei bambini vittime delle drammatiche traversate, che prende spunto il nuovo spot di Amici dei Bambini. Un breve filmato che viene lanciato oggi, lunedì 14 settembre, con lo scopo di promuovere la campagna “Non restare a guardare” che, con i suoi progetti,      “Bambini in Alto Mare” e “Io non voglio andare via”, si propone di garantire un’accoglienza giusta ai minori stranieri non accompagnati che sbarcano sulle nostre coste e di aiutare i piccoli siriani a sentirsi a casa nel loro Paese. Ognuno di noi può contribuire a diffonderlo attraverso i social network, per contribuire in tal modo al futuro di tanti bambini provenienti da zone di guerra e di miseria.

Iniziative che nel mese di settembre stanno registrando un’impennata di richieste di informazioni e dichiarazioni di disponibilità da parte di famiglie, sostenitori e volontari, probabilmente sull’onda delle emozioni generate dalle immagini e dalle notizie che vediamo, ascoltiamo e leggiamo quotidianamente sul dramma dei migranti.

In sole due settimane, dal 1° al 13 settembre, le famiglie che hanno offerto la propria disponibilità all’accoglienza in affido di un almeno un Misna o di un nucleo mamma-bambino, compilando l’apposito form su nostro sito, sono state 246. E la tendenza è alla crescita: si è passati infatti dalle 96 della prima settimana alle 150 della seconda.

In aumento anche i Sostegni a Distanza attivati per i due progetti: “Io voglio andare via” – l’intervento di Ai.Bi. nel nord della Siria che si propone di garantire ai piccoli siriani il diritto al gioco, allo studio, alla salute, alla casa e al cibo – e Bambini in Alto Mare. In quest’ultimo caso è stata avviata anche una nuova forma di Sostegno: quello in Vicinanza, mirato a supportare gli interventi a favore dei migranti direttamente in Italia, attraverso la promozione dell’affido familiare dei Misna e l’ospitalità di famiglie di profughi presso la casa di accoglienza “La Tenda di Abramo”, recentemente inaugurata in Lombardia. Attraverso il Sostegno in Vicinanza, quindi, è possibile garantire ai migranti un’accoglienza più giusta, basata sulla famiglia e su piccole comunità, in controtendenza alle modalità di accoglienza fin troppo diffuse che vedono i migranti ammassati a centinaia nei centri perennemente al collasso.