Milano. La storia di Daniella “Da sola ho attraversato il deserto, ho sfidato trafficanti e il mare ed ero già incinta: tutto questo per la mia bambina!”

video-daniellaPiù grande dell’arsura del deserto, più grande delle onde che possono ribaltare un barcone, più grande della paura dei trafficanti di esseri umani, c’è la speranza di una nuova vita e di realizzare i propri sogni. La storia di Daniella, 23enne nigeriana arrivata in Italia nel 2011, ha qualcosa in più rispetto a quella delle migliaia di migranti che solcano il Mediterraneo dal Nord Africa all’Italia. Non a caso, Amici dei Bambini ha chiesto proprio a lei di raccontare la sua testimonianza, come esempio di accoglienza giusta. E Daniella ha accolto con gioia la proposta di condividere la sua storia.

Oggi Daniella vive nell’appartamento di semiautonomia allestito nella Family House di Ai.Bi. Con lei c’è Wendy, la sua bambina di 5 anni. Cinque come gli anni da cui la giovane mamma nigeriana si trova in Italia. Daniella, infatti, ha attraversato il deserto e il mare da sola, quando era già incinta. Ha visto la morte in faccia e ha patito sofferenze terribili. Ma ora può guardare avanti. Il suo sogno di crearsi una nuova vita lentamente sta prendendo forma. A darle la forza sono due presenze importanti: Wendy e la musica.

Daniella infatti sogna di fare la cantante. Scrive di suo pugno i testi e la musica è l’unica cosa che le fa spuntare un sorriso sulle labbra. “Quando canto –racconta – mi sento felice, scaccio i cattivi ricordi dalla mia mente e penso al mio futuro qui con la piccola Wendy. Lei è nata in Italia e devo essere forte per lei. Ho messo a rischio la mia vita, sofferto la fame e la sete, per lei. Solo per Wendy ho sfidato scafisti e trafficanti, soltanto per darle una possibilità”.

Italiano discreto, figura notevole, quasi istrionica, Daniella è oggi una mamma decisa e sensibile. Dietro la sua determinazione, c’è però l’animo di una donna che affida i suoi ricordi, i suoni e i colori della sua Africa alle dolci note della musica. Aveva solo 18 anni quando lasciò la Nigeria e la sua famiglia: sua madre e suo fratello vivono ancora lì, mentre suo padre non c’è più da quando lei era piccola. A loro Daniella pensa ogni giorno, anche se non li nomina quasi mai nei suoi racconti. “Non so se tornerò mai in Nigeria –confessa – . Quando sento dei tanti barconi che continuano ad arrivare in Italia, penso a quanto ho sofferto io e capisco quei migranti che, disperati, fuggono dalla loro terra”.

Nella Family House di Ai.Bi. ha ritrovato la sua dimensione familiare insieme a Wendy, dopo anni di sofferenze e di paure. Ha sperimentato l’accoglienza che Ai.Bi. riserva ai nuclei familiari in difficoltà, ai quali vuole donare speranza per il futuro.

Questo è proprio quello che Ai.Bi promuove e sostiene: la giusta accoglienza per dare una possibilità di vita a Daniella, alla sua piccola Wendy e a quanti come lei ogni giorno continuano ad arrivare sulle nostre coste. Con “Bambini in Alto Mare” e in collaborazione con prefetture, comuni, parrocchie e associazioni locali, Ai.Bi. garantisce una “giusta” accoglienza, basata su un modello di tipo familiare, ai minori non accompagnati, madri sole e famiglie di profughi con bambini piccoli.

Ma senza il tuo aiuto, tutto ciò non è possibile. Ecco perché Ai.Bi ha lanciato la campagna sms solidale “Bambini in Alto mare”:  fino al 3 ottobre, dona 2 euro con un sms oppure 2 o 5 euro con una chiamata da rete fissa al numero 45507 a favore della campagna.
VISUALIZZA la campagna SMS BAMBINI IN ALTO MARE