Moldova. Prepararsi alla genitorialità: il percorso per gli aspiranti genitori adottivi. La storia di Maria e Roman

Con la formazione e il sostegno psicosociale Ai.Bi. Moldova guida gli aspiranti genitori a comprendere e accogliere bambini che hanno sofferto. Come hanno fatto Maria e Roman, genitori adottivi che hanno trovato nel corso di formazione un aiuto prezioso

Adottare un bambino è una scelta d’amore, ma anche una sfida che richiede una buona preparazione.
Per questo, Ai.Bi. Moldova offre un percorso di sostegno agli aspiranti genitori aiutandoli a comprendere le esigenze e le difficoltà dei bambini che hanno vissuto situazioni di abbandono, maltrattamento o deprivazione.
Ai.Bi. Moldova è l’unica ONG che fornisce un servizio volto alla preparazione delle coppie adottive nazionali, altrettanto valoroso quanto un servizio fornito dalle autorità statali competenti in materia di adozione.
Nel 2022, grazie alle 11 sessioni formative realizzate, Ai.Bi. Moldova ha sostenuto 60 aspiranti all’adozione a formare una famiglia o ad allargarla.
Tra queste, c’è anche la storia di Maria e Roman.

L’adozione tra desiderio e consapevolezza alla preparazione

Prima di diventare genitori biologici di un ragazzo che ora ha 13 anni, Maria e Roman avevano un sogno comune, quello di accogliere bambini nella loro famiglia. Era un sogno che i due coniugi nutrivano prima ancora di conoscersi, dovuto alle esperienze di vita che ciascuno ha vissuto nell’infanzia. L’adozione è stata quindi, sulla lista degli obbiettivi da raggiungere nella vita di entrambi – lo confessavano nel 2020, nell’ufficio di Ai.Bi. Moldova, durante il corso di preparazione per i futuri genitori adottivi, formazione che sono obbligatori per legge, per chi vuole iniziare un’adozione.
La loro convinzione di adottare era talmente forte che in quel momento, un percorso di formazione all’adozione lo consideravano di poca rilevanza. Però, una volta iniziata l’esperienza adottiva, la coppia si è trovata a ripensarci sul valore del corso al punto tale di consigliarlo agli altri adottandi che, come loro, adesso stanno imparando, giorno per giorno, a riportare la normalità nella famiglia con l’arrivo del nuovo integrante avente alle spalle un passato che, purtroppo, non può essere né cancellato, né dimenticato.
“… E il corso lo insegna e persino dà le dritte per poter gestire le situazioni delicate che appaiono dopo l’adozione – riconosce Maria a cinque mesi da quando ha adottato Andrei.
“Prima non puoi intuire quello che ti aspetta – continua – ma quando scoppiano le crisi, devi essere preparato a dare il meglio di te per rassicurare quell’essere che ti mette a prova, che ormai fa parte della tua famiglia, che è diventata anche la sua, e lo sarà per sempre”.
Grazie al corso che hanno seguito con Ai.Bi., la coppia riconosce che è capace di affrontare con prontezza e con le dovute competenze i “perché” del figlio adottato.
“Sono tanti i suoi perché, alcuni si devono a questa tappa di crescita e sviluppo del bambino– spiega la madre. E invece, agli altri suoi “perché” non si può rispondere senza una preparazione adeguata. Con che parole si può spiegare, per rendere meno doloroso, l’abbandono ad un bambino di 4 anni che ha ancora viva sul corpo e nella mente la ferita dei maltrattamenti e delle varie deprivazioni subite?”
Nonostante i pochi anni di vita, Andrei parla e si comporta come un adulto, abitudine coltivata nei vari ambiti in cui è stato costretto a crescere. Di questi anche una famiglia di affido, preparata piuttosto all’allevamento degli animali domestici, che all’accoglienza dei bambini.

Loro sono nati genitori, lui è rinato figlio

Una delle domande che i bambini adottati fanno, appena ritrovati con i loro nuovi genitori, e che ha fatto anche Andrei, riguarda il ritardo con il quale arrivano gli ultimi.
Consapevoli delle difficoltà che riscontrano i genitori adottivi, per risponderne, tale domanda viene anticipata ai corsi di preparazione all’adozione, durante i giochi di ruolo. Anche così, trovare la risposta adeguata quando si è, per davvero, davanti al bambino reale, è sempre una sfida.
Mamma, perché ci avete messo tanto ad arrivare?” Ha chiesto Andrei una sera. “Lì, nella stalla, vicino alla mucca, vi ho aspettati e mi siete mancati un mondo!”
“Ti abbiamo cercato tanto anche noi – gli ha risposto la madre – e siccome non potevamo trovarti da nessuna parte, abbiamo chiesto l’aiuto delle autorità dei vari villaggi, finché una signora ci ha parlato della famiglia che ti aveva preso in affido. Poi siamo venuti subito a prenderti e farti diventare nostro figlio per sempre”.
I due genitori sperano di poter aiutare Andrei a recuperare la sua infanzia, che forse non è del tutto persa, perché, come sostiene la madre, questo è il periodo più bello e più importante nella vita, è il tempo della formazione che viene cimentata sugli affetti e loro ne hanno tanti da offrire

Un sostegno per Ai.Bi. Moldova

Ai.Bi. Moldova è stata impegnata in particolare nella campagna #BAMBINIxLAPACE, le cui azioni sono cominciate fin dal primo giorno dopo lo scoppio della guerra. Tantissimo è stato fatto, ma le necessità, ancora oggi, sono enormi. Chiunque può dare il proprio contributo attraverso una donazione o attivando un’Adozione a Distanza QUI