Napoli. Mattarella: la storia di Seydou, minore straniero non accompagnato, in affido familiare, è esempio di integrazione

inizio anno scolasticoSono l’accoglienza e l’integrazione le “materie” più belle che si possano studiare a scuola. La dimostrazione vivente di questo si chiama Seydou. È una ragazzo di origine senegalese, arrivato in Italia a bordo di uno dei tanti barconi che ogni giorno solcano il Mediterraneo con il loro carico di disperazione e di speranza, e che oggi è un alunno modello di un istituto alberghiero di Lampedusa. In mezzo, il passaggio più importante: l’incontro con Piera e Lillo Maggiore che, tramite Amici dei Bambini, sono diventati i suoi genitori affidatari. Seydou e la famiglia che l’ha accolto sono stati protagonisti, lunedì 28 settembre, della cerimonia ufficiale di apertura dell’anno scolastico 2015-2016 che si è tenuta a Napoli, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini.

In diretta su Rai 1, la storia del ragazzo, giunto in Italia come minore straniero non accompagnato, è stata presentata da Fabrizio Frizzi, storico conduttore della manifestazione. “Nel suo villaggio non c’era neppure una scuola – ha ricordato Frizzi – e Seydou lavorava con suo padre. Quindi ha deciso di lasciare il Senegal e, attraverso Burkina Faso, Mali e Niger, è arrivato in Libia. Qui, pagando una somma ingente di denaro, si è imbarcato su un gommone alla volta dell’Italia, intercettato da una delle imbarcazioni dell’operazione Mare Nostrum. Poco dopo il suo arrivo a Messina, ha potuto conoscere Piera e Lillo Maggiore”.

Aveva 16 anni Seydou quando approdò, per fortuna sano e salvo, sulle coste italiane. Era gennaio del 2014. Fu in quel momento che si è verificato il piccolo grande miracolo dell’accoglienza, che gli ha permesso di diventare figlio affidatario di una famiglia che dal primo momento gli ha aperto le sue porte. Mamma Piera, visibilmente emozionata, ha raccontato la gioia del primo incontro con Seydou, mentre papà Lillo ha voluto pubblicamente ringraziare, davanti alle telecamere di Rai 1, Amici dei Bambini e il suo presidente, Marco Griffini, per avergli donato questo figlio proveniente da lontano. Quel figlio che è diventato “il gioiello della nostra famiglia”, come l’ha definito una delle due sorelle di Seydou, figlia biologica dei Maggiore.

Di lì a poco, il miracolo da familiare è diventato scolastico. Seydou ha superato brillantemente gli esami di terza media e si è iscritto all’istituto alberghiero “Luigi Pirandello” di Lampedusa, di cui ora frequenta con profitto il secondo anno. È la stessa preside a parlare di lui, intervistata da Frizzi: “La scuola ha svolto con Seydou un ruolo di integrazione e inclusività – ha detto la professoressa Rosanna Genco -. Voglio sottolineare il grande impegno di Seydou che ha raggiunto risultati eccezionali.

La storia del giovane senegalese divenuto studente modello è stata ripresa anche dal presidente Mattarella nel suo intervento che l’ha citata come esempio ideale di una scuola che oltre a trasmettere nozioni riesce nel compito più difficile: quello di integrare e di formare cittadini. Un risultato raggiunto grazie all’impegno di Seydou e all’amore della famiglia Maggiore, vero esempio di quella giusta accoglienza per i migranti più fragili, i minori soli, che Ai.Bi. persegue ogni giorno con la sua campagna Bambini in Alto Mare.