bebè abbandonato in culla termica, con supporto alla mamma forse non sarebbe accaduto

Napoli. Neonata abbandonata in una culla termica. Le violenze subite dalle madri spesso portano a questa scelta. La risposta di Ai.Bi.? ‘Non Toccatemi La Mamma’

La piccola, di 4 mesi, è sospettata di avere la sindrome di Down. Lasciata nella culla del Policlinico Federico II, è in buone condizioni. Scelte di questo tipo per una mamma, non di rado sono causate dalle ferite, esterne e interne lasciate da abusi ripetuti subiti. Ma c’è un’alternativa: l’accoglienza in una casa protetta, come quelle di Amici dei Bambini. Con un SMS o una chiamata da numero fisso al 45567, fino al 23 dicembre, puoi contribuire a rafforzare questo servizio per le donne vittime di violenza

bebè abbandonato in culla termica, con supporto alla mamma forse non sarebbe accadutoUna neonata di 4 mesi, probabilmente concepita da una donna proveniente dall’Est Europa, è stata abbandonata nei giorni scorsi nella culla termica del Policlinico Federico II di Napoli. La bimba, con tutta probabilitĂ  affetta da sindrome di Down, è stata scoperta dal medico di guardia e subito soccorsa.

Trasportata nel reparto di Neonatologia del nosocomio, è stata visitata accuratamente ed è al momento in buone condizioni. E’ il secondo caso di abbandono nella moderna ‘ruota degli esposti’ a Napoli nel 2017. Un evento che si verifica in tutta Italia, nei pochi centri dotati di questa possibilitĂ , con frequenza crescente.

La scelta di abbandonare il proprio figlio, magari poco dopo averlo dato alla luce, rappresenta un epilogo assai doloroso per una madre. Obbligata da stenti o, sempre piĂą spesso, da violenze, angherie e sofferenze subite da mariti e partner che non vogliono avere il ‘problema’ di crescere un bebè. Da qui il forte disagio delle madri, fino alla decisione – dopo aver avuto il coraggio e la determinazione di dare comunque la vita alla creatura – di lasciarla nelle mani di chi, auspicabilmente, potrĂ  prendersene cura nel modo migliore.

Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, in oltre 30 anni di attivitĂ  in difesa dell’infanzia abbandonata, ha visto che lasciarsi alle spalle un neonato è sovente l’atto finale di un percorso di sofferenza della donna e mamma. Una strada in salita, fatta per lo piĂą da vittime di abusi e violenze, o da madri abbandonate nell’estrema povertĂ  insieme ai loro figli.

Ma a risposta a questo dramma c’è: è la possibilitĂ  di essere ascoltati, accolti, curati, per ritrovare fiducia, speranza e un nuovo modo di guardare al proprio futuro. Proprio quello che Ai.Bi. porta avanti nelle sue Case protette, strutture pensate per le mamme con i loro figli che bussano chiedendo aiuto dopo essere fuggite dai soprusi. Anche per questo, fino al 23 dicembre, Amici dei Bambini porta avanti la Campagna ‘Non Toccatemi La Mamma’, che vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza subita da donne e mamme, con i propri figli spettatori obbligati e inermi. Oltre 400mila i bambini che sono costretti a osservare queste ‘scene’, spesso provenienti dalla ‘porta accanto’ di insospettabili famiglie. L’ISTAT ha calcolato che una donna su tre in Italia è stata vittima di violenza; il 65% di loro sono madri.

Per aiutare Ai.Bi. nell’impegno che quotidianamente, 24 ore su 24, profonde per offrire risposte concrete a queste mamme che bussano alla sua porta, puoi inviare un SMS o chiamare da numero fisso il 45567 per donare 2 o 5 euro.

Perchè il domani migliore del nostro Paese e dei suoi figli passa anche da ciò che sapremo fare per accompagnare queste donne e madri, restituendo loro la fiducia nella vita.