#NonToccatemiLaMamma. Un’altra mamma vittima di angherie nel Casertano. Ma il grido della violenza assistita dai figli in famiglia non è l’ultima parola: SMS al 45567 per aiutarci ad aiutarli

Maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, violazione di domicilio, lesioni aggravate, violenza privata: reati commessi spesso di fronte ai figli minori della coppia e subiti dalla mamma. L’ultimo episodio a Vairano Patenora. Umiliazioni quotidiane, gelosia ossessiva, abuso di alcolici a fare da sfondo. Ma le comunità mamma-bambino di Amici dei Bambini dimostrano che è possibile accogliere, sostenere e aiutare a ripartire madri e figli come quelli di questa drammatica vicenda

Abusi e violenze ripetute, umiliazioni continue e costanti, “una volontà di sistematica prevaricazione e annientamento”, come hanno spiegato gli inquirenti ai media: c’è tutto questo dietro la drammatica storia di una donna e madre vittima, con i figli, delle angherie del proprio marito a Vairano Patenora, nel Casertano. A raccontarla, partendo dall’arresto dell”orco’, è l’online di Leggo.

Una notizia che è solo l’ultima di una lunga serie che la cronaca nazionale, un po’ da tutte le province italiane, racconta ogni giorno. Maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, violazione di domicilio, lesioni aggravate, violenza privata commessi anche di fronte ai figli minori della coppia. E che non si sono fermati neppure dopo la separazione legale.

Il grido d’aiuto spesso, in questi casi, viene proprio dai figli che sono costretti a subire nel silenzio e nell’impossibilità di fare qualcosa queste scene in casa. Una spirale drammatica, quella della violenza domestica, che non viene confermata soltanto dall’unica fonte pubblica e indipendente di ricerca che viene autorizzata a fornire i dati statistici in Italia, cioè l’ISTAT (Istituto italiano di Statistica), ma anche dalla quotidiana esperienza che gli operatori di Ai.Bi. si trovano a vivere di fronte alle richieste di aiuto delle madri con i loro figli.

Da qui, così come dalla difficoltà e dal dispiacere che emerge tutte le volte in cui non è possibile accogliere una madre in difficoltà (negli ultimi 10 giorni sono ben 8 le mamme che hanno chiesto una mano alle quali non è stato possibile fornire assistenza, perchè le comunità di Ai.Bi. sono piene), è nata l’esigenza di lanciare la Campagna ‘Non Toccatemi La Mamma’, ovvero il grido di dolore dei figli al quale Amici dei Bambini vuole dare risposta. Fino al 23 dicembre è disponibile un numero telefonico solidale, il 45567, al quale inviare SMS o chiamate per donare 2 o 5 euro alla causa.

Il ‘sogno’ è quello di potenziare le attuali strutture per poter dire sempre più ‘sì’ a chi chiede assistenza e di realizzare una nuova casa rifugio. Ma per riuscirci Ai.Bi. ha bisogno del vostro aiuto concreto.

Un sostegno, d’altra parte, che Amici dei Bambini non ha mai fatto mancare neppure ai papà – ove non sussistano, ovviamente, situazioni di illecito o violenza pregresse – la cui figura viene comunque sempre tenuta in considerazione, soprattutto nel rapporto con i bambini, per evitare che questo ‘lato genitoriale’ possa subire un ingiusto oblio e anche, laddove possibile e necessario, per assistere entrambi coniugi che hanno deciso di separarsi su tutti gli aspetti relativi alla miglior gestione possibile dei figli.