Ogni bambino “morto” nel suo abbandono può rinascere nell’amore di una nuova famiglia: questa è l’adozione!

bambini bulgariaSecondo una tradizione consolidata, le famiglie adottive e affidatarie della comunità La Pietra Scartata si ritrovano il primo sabato di ogni mese a recitare insieme il Santo Rosario per i bambini abbandonati di tutto il mondo. Per il mese di novembre, il commento e la preghiera che accompagnano il brano del Vangelo di Luca sono a cura dei coniugi Silvana e Giuseppe Salomoni della comunità La Pietra Scartata dell’Emilia Romagna.

Gesù ricorda ai sadducèi, che non credono nella resurrezione, che i figli “giudicati degni della vita futura” non possono più morire, perché “sono figli della resurrezione”. I sadducèi esistono ancora oggi, osservano i coniugi Salomoni. Sono coloro che non credono nella resurrezione di un bambino nato, ma non accolto. In tanti, purtroppo, “non si preoccupano della rinascita di questo bambino, che per vivere ha bisogno dell’affetto vero ed eterno, che un padre e una madre sono in grado di offrirgli”. Contro ogni sadduceo indifferente, quindi, è necessario “credere nella realizzazione di una rinascita nella nuova famiglia”.

 

 

Vangelo secondo Luca (Lc 20,27.34-38)

In quel tempo, disse Gesù ad alcuni sadducèi, i quali dicono che non c’è risurrezione:
«I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».

 

 

COMMENTO

Quali sono i Sadducei dei nostri giorni? Chi non crede nella resurrezione di un bambino nato ma non accolto e che pensa che per lui sia importante l’assistenza nel proprio Paese di origine.

Molti Sadducei moderni (politici, giudici, responsabili) non si preoccupano della rinascita vera di questo bambino, che per vivere ha bisogno della relazione unica e insostituibile, dell’affetto vero ed eterno, che un padre e una madre sono in grado di offrirgli.

Chi può credere che un bambino abbandonato è da amare  per quello che è, con le sue piccole sfortune e le sue grandi ricchezze?

Chi contro ogni ragione rinuncia ad una tecnica procreativa che ti offre la possibilità di essere genitore a tutti gli effetti per diventare quello che tutti credono un sostituto?

Chi può pensare che un bambino lontano, diverso da te, è tuo figlio, solo perché è solo, solo perché lo vuole Dio?

Sì, contro ogni Sadduceo indifferente dei nostri giorni, credere nel progetto di amore di Dio verso ogni sua creatura, credere nella realizzazione di una rinascita nella nuova famiglia è credere nella resurrezione.

Dio non è dei morti, ma dei viventi, perché tutti vivono per lui“. Così ogni bambino “morto” perché abbandonato, può rinascere nell’amore mandato da Dio a due genitori che rispondono alla sua chiamata, per camminare insieme nel mondo dei vivi, lungo la via della salvezza, diventando “veri genitori” e “veri figli”, non di sangue come si usa dire, ma col sangue … di Cristo!

 

 

Preghiamo

Nel 1° mistero

Preghiamo per tutte le coppe sterili, perché attraverso questo dolore, scoprano e sentano la vocazione e la chiamata di Dio, verso il meraviglioso percorso dell’accoglienza, credendo così alla resurrezione del Signore.   

Nel 2° mistero

Preghiamo affinché il bambino abbandonato non sia dimenticato, ma trovi persone disposte a credere in un progetto di rinascita e di vita vera per lui. 

Nel 3° mistero

Preghiamo per chi, nonostante l’accoglienza, fatica ad accettare il proprio passato, perché ogni qual volta vi sia una ferita che sanguina, vi sia un abbraccio consolatore e l’amore unico tra figli e genitori, nelle difficoltà, diventi più grande. 

Nel 4° mistero

Preghiamo per tutti coloro che si impegnano a favore dell’ infanzia in difficoltà, perché non abbiano mai a scoraggiarsi di fronte all’indifferenza del mondo.

Nel 5° mistero

Preghiamo per tutte le mamme, per quelle che hanno donato la vita e per quelle che l’hanno accolta, la Vergine Maria sia per loro maestra di amore.