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UFAI: controllo sugli Enti ma anche sulla Cai, niente soldi in nero

L’Ufai, unione famiglie adottive italiane, scende in campo con un proprio Manifesto con cui aspira a cambiare (tramite una raccolta di firme) il settore delle adozioni nazionali e internazionali. L’obiettivo del documento è in sostanza semplificare gli iter adottivi nel rispetto della trasparenza, tracciabilità e di un maggior controllo sugli enti autorizzati e l’operato della CAI, commissione adozioni internazionali.

Quanto tempo perso dietro ai tribunali

Per 2 mesi ci hanno preso in giro, perché il decreto era corretto da ottobre, copiato e legalizzato dai primi di novembre. le funzionarie devono avere un problema di memoria a breve termine visto che nel giro di 4 minuti mi hanno prima insultata in quanto “incubo del Tribunale” (abbiamo chiesto info ben 3 VOLTE IN DUE MESI!!) per poi dirmi con fare stizzito che ovvio che le copie erano pronte, da tanto anche.

Scagliusi (M5S) al Ministro Paolo Gentiloni: adozione internazionale in cerca di un garante politico

Appena nominato e ha già tra le mani tante gatte da pelare e urgenze da risolvere: una fra tutte le adozioni internazionali. Il nuovo Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, fresco di nomina dopo il trasferimento a Bruxelles di Federica Mogherini, pronta a ricoprire il ruolo di Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera e di sicurezza comune (Lady Pesc), è stato ascoltato nei giorni scorsi sulle linee programmatiche del suo dicastero dai membri delle Commissioni Affari esteri di Camera e Senato. Tra gli “uditori” più attenti all’intervento del Ministro, il deputato pugliese Emanuele Scagliusi (M5S) che non perde occasione per sollecitare il ministro Gentiloni a porre mano velocemente alle “intricate adozioni internazionali”.

Cardinale Scola. “E’ un attacco alla filiazione e al valore della vita umana: così rischiamo di mettere al mondo figli orfani di genitori viventi”.

La filiazione sta diventando il problema antropologico numero uno. Parola dell’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola che  ha sollecitato gli studiosi dell’Accademia ambrosiana ad approfondire il tema. Parlando all’apertura dell’anno accademico, Scola ha affrontato la questione dell’utero in affitto, concludendo che “rischiamo di mettere al mondo figli orfani di genitori viventi. E non sappiamo dove si andrà a finire”.