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Strage di bambini in fuga dal loro paese

La denuncia della Gedab News e del Comitato Giustizia per i Nuovi Desaparecidos: ennesima strage in Eritrea di bambini, donne e giovanissimi in fuga dal loro Paese e trucidati dalla polizia di frontiera. Il punto della situazione in questo articolo, che riportiamo integralmente, pubblicato su Il Manifesto il 02 gennaio […]

Adozione internazionale: “C’è tanto da cambiare ad iniziare dai vertici della CAI”

Cara signora, sono un nonno adottivo e ho vissuto il calvario che mio figlio e mia nuora hanno dovuto sostenere per poter adottare mia nipote dall’ Africa. Per poterli aiutare ho dovuto mettere un mutuo sulla mia casa, inoltre hanno dovuto aspettare 9 anni, mentre le coppie normali ci mettono 9 mesi! Vorrei una spiegazione sul comportamento del nostro Stato, che – pare – si preoccupi del fatto che siamo un “Paese di vecchi” e poi fa di tutto per ostacolare chi vuole crearsi una famiglia. Ma non c’ è modo per facilitare la vita a tanta gente? Risponde Paola Severini del Quotidiano Nazionale.

Cina. Cambiano i requisiti per le adozioni internazionali: tempi più veloci e limiti di età dei coniugi più alti

Novità interessanti arrivano dalla Cina.  Per le coppie che vogliono accogliere, tramite l’adozione internazionale, i bambini del grande Paese asiatico, infatti, il “China center for children’s welfare and adoption” (l’autorità centrale per le adozioni internazionali della Repubblica Popolare Cinese) ha modificato alcuni requisiti. Le novità principali riguardano il limite di età massimo che devono avere i potenziali genitori, lo stato di salute e il reddito.

Scoprire un figlio oltre la propria carne

In questo momento così difficile che l’adozione internazionale si vede costretta ad affrontare,  con i bambini “bloccati” in Congo, in Kenya, in Nepal e in tutti quei Paesi che si sono chiusi all’accoglienza, le comunità di famiglie de “La Pietra Scartata” vogliono offrire il loro contributo con la preghiera per donare speranza all’infanzia più fragile. Per questo le famiglie adottive e affidatarie della Comunità “La Pietra Scartata” tornano a incontrarsi per la recita del Santo Rosario dedicato ai bambini abbandonati in Italia e nel mondo, affinché prevalga la LUCE ed il senso di giustizia nei confronti di ogni bambino abbandonato affinché tutti i bambini possano tornare ad essere FIGLI.

Il primo regalo del 2015 per la Family House: arrivano gli arredi. 29 scout Agesci saranno per 3 giorni gli ‘angeli’ del trasloco.

Non si perde tempo alla “Family House”. Mentre i lavori di ristrutturazione dell’immobile vanno a gonfie vele, si fanno già i primi traslochi e si sistemano primi arredi in quei locali della struttura già pronta. Va prendendo, così, concretamente, giorno dopo giorno sempre più forma e realtà la prima “Clinica per la cura dell’abbandono” in Italia.

Non possono avere figli: adottano otto fratelli

Melissa e Scott Groves, di Omaha nel Nebraska, avevano semplicemente deciso di adottare due fratellini: oggi, per non smentire il detto “una ciliegia tira l’altra”, si ritrovano ad averne adottati otto.“Per noi,  l’adozione era all’inizio solo un modo per completare la nostra famiglia – racconta Melissa –  quando è stato chiaro che non avremmo potuto avere altri figli. Ma è diventato molto di più. Ci ha aperto gli occhi, ha allargato gli orizzonti della nostra famiglia, ha arricchito le nostre vite e ci ha portato tanto amore e felicità”.

Pagano (Ncd): “L’annus horribilis delle adozioni internazionali: cosa intende fare il governo? Sotto accusa la gestione della CAI”

Non c’è pace per l’adozione internazionale. A concludere il 2014, il suo annus horribilis, è arrivato a inizio dicembre il presunto coinvolgimento in attività illecite (turbativa d’asta, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico e truffa) di Patrizia Cologgi, coordinatrice di servizio della Segreteria tecnica della Commissione Adozioni Internazionali. È l’ulteriore goccia, insieme a tutte le problematiche emerse legate alla crisi di questo istituto e a una serie di “perplessità” sulle modalità di lavoro della CAI, che ha indotto l’onorevole Alessandro Pagano del Nuovo Centrodestra a presentare alla Camera dei Deputati un’interpellanza al presidente del Consiglio e ai ministri del Lavoro e Politiche Sociali, della Giustizia e degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale.

Immigrati. Il 2014 è stato l’anno della strage infinita che l’Europa non vuol vedere: quasi 3mila e 500 i migranti morti inseguendo il sogno di una nuova vita

“Sono più di 207.000 le persone che hanno attraversato il Mediterraneo dall’inizio di gennaio – quasi tre volte in più rispetto al precedente picco di circa 70.000 persone nel 2011”. Bastano questi due dati per apostrofare il 2014 come anno di boom per le migrazioni da Africa e Asia verso l’Europa passando per il mar Mediterraneo. È l’Unhcr, l’agenzia dei rifugiati dell’Onu, che il 10 dicembre ha pubblicato questo monitoraggio e lancia l’allarme sulle vittime: sono state 3.419 quest’anno.