Famiglie affidatarie diventano adottive: la Commissione Giustizia del Senato dice sì

lumiaLa famiglia affidataria come prima opzione per l’adozione di un minore, senza snaturare il valore dell’affido familiare. È questo il senso dell’emendamento al Disegno di legge 1209, approvato in questi giorni dalla Commissione Giustizia del Senato. Il suo primo firmatario, l’onorevole Giuseppe Lumia, della lista siciliana Il Megafono, vicina al Partito Democratico, spiega il significato dell’approvazione dell’emendamento da lui proposto.

Il Ddl 2019, che apporta alcune modifiche alla legge sulle adozioni, la 184 del 1983, al capoverso 5bis del comma 1 afferma: “Qualora, a seguito di un prolungato periodo di affidamento, il minore sia dichiarato adottabile (…) e qualora (…) la famiglia affidataria chieda di poterlo adottare, il tribunale per i minorenni, nel decidere sull’adozione, tiene conto dei legami affettivi significativi e del rapporto stabile e duraturo consolidatosi tra il minore e la famiglia affidataria”.

Un’ipotesi fondata inevitabilmente su due presupposti. Innanzitutto, che entrambi i genitori affidatari siano idonei all’adozione. E che questa soluzione non porti a smarrire il senso primo dell’affido familiare: questo, come afferma lo stesso Lumia, “rimane un importante soluzione di garanzia per il minore e di sostegno alla famiglia d’origine che si trova in difficoltà”.

Con l’approvazione dell’emendamento in Commissione Giustizia, “si dà continuità al percorso affettivo avviato con l’affidamento – spiega ancora il senatore siciliano –, favorendo la piena integrazione del minore in un contesto familiare già conosciuto”.

I punti di contatto tra l’affido e l’adozione, fino a oggi, sono stati rarissimi: in pochi casi, infatti, i giudici hanno potuto determinare il passaggio dal primo alla seconda. Una situazione che, a detta di Lumia, contribuisce a fare rimanere altissimo il numero di minori a cui viene negata l’opportunità dell’adozione, a causa di un sistema lento e farraginoso.

Il miglioramento della legge 184/1983, avviato in Commissione Giustizia del Senato, “è stato un lavoro certosino – afferma Lumia – per consentire, in alcuni casi ben regolamentati, alla famiglia affidataria di poter diventare famiglia adottiva, nell’esclusivo interesse affettivo e sociale del bambino. L’emendamento è frutto anche di una collaborazione della politica con le associazioni delle famiglie adottive e affidatarie e con gli esperti impegnati da anni in questo settore. Ora la parola passa all’aula del Senato, chiamata a varare questo ddl. “Una via è stata aperta – si augura il primo firmatario dell’emendamento – e bisogna percorrerla fino in fondo”.

 

Fonte: Giuseppe Lumia