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Dopo il Congo anche il Kenya sospende le adozioni internazionali: ma che sta succedendo in Africa? Serve una politica estera sulle adozioni

Cosa sta succedendo in Africa? Il Continente Nero negli ultimi mesi sembra sempre di più una pentola a pressione pronta ad esplodere. Non c’è pace e  tranquillità, infatti, per i Paesi del Terzo Continente più esteso al mondo, sul fronte delle adozioni internazionali: Etiopia, Mali, la Repubblica democratica del Congo e ora Kenya.Secondo alcune notizie di stampa veicolate su internet, il 27 novembre scorso, infatti, il Governo Keniota avrebbe deciso di vietare l’adozione dei bambini da parte di coppie straniere. 

“Così l’adozione è atto d’amore”

Dopo la dura prova della sterilità ci si trova ad affrontare forti resistenze e tanta burocrazia, ma ne vale la pena. Sul numero uscito domenica 30 novembre del periodico “Bologna 7”, tre famiglie adottive di Amici dei Bambini e della comunità “La Pietra Scartata” raccontano la propria esperienza di adozione.

Messina. Casa Mosè: minore scappa ma torna dopo due giorni. “La mia famiglia è questa qua”

Casa è dove si sta bene. Famiglia non sempre è quella nella quale nasci ma è quella dove sei accolto, amato e protetto. Mamma e papà non sono quelli biologici ma quelli che ti trattano come un figlio. Avrà capito tutto questo Ahmed (nome di fantasia), il giovane migrante che per emulare i suoi amici e spinto dalla stessa voglia di arrivare “lontano”, qualche giorno fa nel cuore della notte, è sgattaiolato fuori dal suo letto di Casa Mosè, a Camaro (Messina) e ha iniziato a camminare senza una meta, facendosi guidare da quello che altri suoi coetanei gli avevano raccontato: Paesi lontani dove rifarsi un futuro.

Di Biagio (Per l’Italia): “I minori stranieri non accompagnati vanno accolti in famiglia”

Non tutelare l’infanzia solo in astratto, ma effettuare un serio investimento politico che si assuma la responsabilità di risolvere i problemi della fascia più debole della nostra società. È questo l’impegno che, il Senato si è assunto votando l’Ordine del Giorno del senatore Aldo Di Biagio per la tutela dei minori stranieri non accompagnati.

Brasile. Diminuisce la resistenza delle famiglie nell’adottare bambini di colore e grandi di età

La partecipazione obbligatoria a corsi di preparazione e formazione all’adozione offerti dalle ONG, il lavoro dei gruppi di sostegno all’accoglienza e la maggior divulgazione del processo di adozione stanno ottenendo risultati concreti in Brasile. A confermarlo  i dati del Consiglio Nazionale di Giustizia  (CNJ) che mostrano, dati alla mano, come le coppie scelgano sempre meno il colore, il sesso e l’età dei figli. Un esempio che bisognerebbe tenere ben presente e soprattutto valorizzare anche in Italia: credere di più nei corsi e nei gruppi di sostegno è la chiave di volta per migliorare la disponibilità e la predisposizione delle coppie all’accoglienza.

Venezia: al via il nuovo rito della benedizione della adozione

L’essenza dell’adozione “non è un pezzo di carta o un atto giuridico con timbri e marche da bollo, e nemmeno un passaporto: è un atto di fede sconvolgente, capace di generare amore. A parlare è Massimo Cecchetti, genitore adottivo con Ai.Bi. e membro della Commissione diocesana Sposi e Famiglia del Patriarcato di Venezia.

Adozioni, urge una riforma

Le adozioni internazionali in Italia hanno subito una diminuzione spaventosa: i motivi sono molti, in primo luogo le difficoltà burocratiche che una coppia deve (ma perché deve?) affrontare per riuscire ad adottare; poi le grandi spese, perché non ci sono bambini italiani adottabili e, non da ultimo, il rischio di aggiungere sofferenza a sofferenza.