Pandemia e bambini. Come spiegare loro la situazione? La parola d’ordine è “rassicurare”

Fondamentale che l’adulto riesca a trasmettere “tranquillità e sicurezza”

Per i bambini la pandemia che stiamo vivendo è sicuramente difficile, privati come sono dei contatti con gli amici e con i parenti. Come spiegare loro la situazione? Barbara Fabbroni, psicologa, psicoterapeuta e giornalista, ha provato a rispondere a questo quesito in un articolo su Arezzonotizie.it. “Gli occhi dei bambini – spiega l’esperta – sanno cogliere ciò che non è evidente, percepiscono l’invisibile, traducono in emozione ciò che sentono, e che spesso non riescono ad esprimere. Le emozioni, le sensazioni, le percezioni che li abitano si traducono in un linguaggio ulteriore spesso difficile da cogliere, anche al genitore più attento. In questo rinnovato periodo di distanziamento sociale, dopo la pausa estiva che sembrava aver portato una declinazione nuova, ci ritroviamo ancora una volta a fare i conti con la pandemia che sta inesorabilmente risalendo”.

“Come affronteranno i più piccoli – si chiede allora – questa nuova parziale (almeno per adesso) chiusura? Certamente non sarà facile, il tempo dovrà ancora una volta essere strutturato e organizzato all’interno delle mura domestiche. Gli amici non potranno essere frequentati liberamente, tutto sta nuovamente acquistando una connotazione grigia. La scuola, almeno per il momento, sembra l’unica finestra di socializzazione seppur con le mille precauzioni messe in atto”.

Ma, per l’appunto, come spiegare ai bimbi quanto sta accadendo? “Il dialogo – prosegue l’esperta nel suo articolo – è fondamentale soprattutto in momenti così delicati. Porsi in maniera tranquilla e diretta, cercando di spiegare in maniera equilibrata cosa sta accadendo è una via che permette di accarezzare l’immaginario dei più piccoli. È fondamentale trasmettere la fiducia, la sicurezza e far vedere la situazione senza ansie eccessive”.

“I bambini molto piccoli – aggiunge la dottoressa Fabbroni – hanno la necessità di sentirsi protetti e rassicurati, le tante spiegazioni verbali non sono in grado di attenuare le loro paure. È fondamentale stare con loro cercando di parlare della pandemia in maniera comprensibile, onde evitare che abbiano un’idea sbagliata o confusa. Un consiglio è raccontare che la pandemia è una situazione nuova, per la quale non abbiamo ancora soluzioni adatte, che può preoccupare, perché potrebbe fare ammalare tante persone, troppe tutte in una volta. Per fronteggiarla bisogna impegnarsi tutti seguendo delle regole di prevenzione, come lavarsi spesso le mani, mettere la mascherina e utilizzare fazzoletti usa e getta. Sono comportamenti che se trasformati in gioco, attraverso una buona complicità con l’adulto, possono essere facilmente acquisite così che i più piccoli possono sentirsi importanti e coinvolti. È altresì importante sottolineare e rafforzare la rassicurazione offrendo spunti di rinforzo su quante persone stanno lavorando per cercare una cura”.

“È essenziale – conclude l’autrice – il comportamento dell’adulto, che deve trasmettere tranquillità e sicurezza, anche se è compito difficile poiché la situazione è molto preoccupante. L’ansia si può trasmettere anche senza esserne consapevoli, i bambini riescono a percepire tutto di là dalle parole, hanno dei recettori emotivi molto sviluppati”.