Panthakù. Insegnanti al lavoro con i mattoncini Lego contro la povertà educativa

Dopo una fase formativa i docenti sono pronti a dare il via alla sperimentazione del progetto di educazione informale

Insegnare con i mitici mattoncini Lego. È l’idea dell’associazione Vela, che figura tra i partner del progetto “Panthakù. Educare dappertutto”, che è stato selezionato dall‘Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e che vede, come realtà capofila, Ai.Bi. – Amici dei Bambini. Dopo la prima fase formativa, che si è tenuta in alcune scuole campane (gli insegnanti hanno avuto l’opportunità, da novembre a giugno, di prendere parte ai laboratori di educazione informale utilizzando la metodologia LEGO® Serious Play®), ora il progetto è pronto per essere sperimentato sul campo.

Al progetto hanno aderito poco meno di cento docenti degli istituti Calcedonia e Montalcini di Salerno, Principe di Piemonte di Santa Maria Capua Vetere e Denza di Castellammare, a cui si sono poi unite altre scuole del territorio, parte della rete della comunità educante (l’IC San Tommaso D’Aquino e l’IC Barra di Salerno, l’IC Maiori dell’omonimo comune, l’IC Genovesi di San Cipriano Picentino e la Direzione Didattica del IV Circolo di Cava de Tirreni).

Gli insegnanti, che sono stati divisi in cinque gruppi, hanno imparato le dinamiche del “team building”, apprendendo come rendere più accattivanti le proprie lezioni grazie, appunto, all’educazione informale. Nella seconda fase, quella di vera e propria sperimentazione appunto, che si svolgerà sia nell’ambito delle materie tecniche che di quelle umanistiche, le scuole partner del progetto Panthakù saranno tutte dotate di un kit Lego e gli stessi docenti diventeranno a loro volta dei formatori a favore dei colleghi.

“Inizialmente abbiamo registrato un certo scetticismo – ha spiegato alla stampa Marta Peruzzini, referente dell’associazione Vela per Panthakù – che è stato però presto spazzato via dalla curiosità e dall’entusiasmo nei confronti di questo sistema non convenzionale che è applicato con successo nelle aziende, nelle squadre sportive e più in generale in tutti gli ambienti nei quali occorra lavorare in gruppo per raggiungere un obiettivo comune. Attraverso il gioco, infatti, ognuno dei membri del tavolo riesce a superare imbarazzi e timidezze e a dare il proprio contributo al team”.