Per lo stato ogni figlio vale 150 € in più

730-2014 200Meno tasse per chi ha figli a carico. Nella dichiarazione dei redditi  2014 le detrazioni per ciascun figlio a carico di età pari o superiore a tre anni passano da 800 dell’anno scorso a 950 euro. Mentre per ciascun figlio minore di tre anni, le  detrazioni passano da 900 a 1.220 euro. Inoltre, è elevato da 220 a 400 euro l’importo aggiuntivo della detrazione per i figlio con disabilità.

Si riduce  invece la detraibilità dei premi di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni:  l’importo complessivo su cui calcolare la detrazione del 19% scende dai 1.291 euro previsti fino all’anno passato a 630 euro.

Buone notizie per le erogazioni in denaro alle Onlus: la detrazione aumenta dal 19 al 24%. Tragli oneri detraibili, new entry per le erogazioni in denaro a favore del Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato: i cittadini che nel 2013 hanno donato soldi per abbattere il debito pubblico, potranno ora beneficiare di una detrazione del 19%.

Le famiglie che provvedono a compilare da sole il modello della dichiarazione dei redditi, scopriranno che quest’anno nel modello del 730 molte delle spese detraibili al 19%  cambiano posizione rispetto al passato. In particolare le spese di istruzione oppure le spese per l’attività sportiva dei ragazzi non sono più da indicare nella prima sezione del quadro E con una propria riga specifica come avveniva in passato, ma devono essere indicate tramite un apposito codice, nei righi da E8 a E12. Mutui per abitazione principale, sanità e acquisto dei cani guida mantengono invece i tradizionali righi da E1 a E7.

Aumenta la convenienza per la cedolare secca, il regime alternativo che tassa i canoni derivanti dalle locazioni abitative con una percentuale fissa, anziché con le aliquote progressive a scaglioni proprie dell’Irpef. Dal 2013, infatti, l’aliquota prevista per i contratti a canone concordato è diminuita dal 19 al 15%, mentre resta al 21% quella per i contratti a canone libero. Purtroppo notizie meno buone arrivano per gli affitti tassati con l’Irpef, senza cioè opzione per la cedolare secca: per questi diminuisce lo sconto a forfait dal 15% al 5%: ad esempio, mentre fino all’anno passato il proprietario di un appartamento o di un locale affittato pagava le imposte solo sull’85% del canone di locazione annuo, da quest’anno l’imposizione sarà sul 95% dei canoni 2013.

Ma non mancano le brutte novità per i contribuenti a causa della legge di stabilità. Da quest’anno l’Agenzia delle Entrate, entro il mese di dicembre, effettua controlli sulla spettanza delle detrazioni per carichi di famiglia nell’ipotesi di rimborso complessivamente maggiore di 4.000 euro, anche determinato da eccedenze d’imposta derivanti da precedenti dichiarazioni. In queste ipotesi perciò i contribuenti non riceveranno il rimborso in busta paga o sulla pensione entro l’estate, ma sarà l’Agenzia a erogare le somme, sicuramente in tempi molto più lunghi ed eventualmente dopo aver richiesto la documentazione al contribuente. I tempi e gli affanni per i contribuenti si incrementano ancora di più quando la dichiarazione fosse presentata dopo il 30 giugno, poiché in questo caso il controllo può avvenire entro sei mesi dalla data della trasmissione del modello.

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