Perché ci sono così tanti bambini grandi negli istituti?

Buongiorno,

mi chiamo Laura e ho letto la notizia pubblicata sul vostro sito riguardante Melita Cavallo.

Oltre il discorso che i bambini grandi ci sono anche all’estero e non solo in Italia,  secondo me la domanda da porsi è questa: perché ci sono bambini grandi in istituto? Certamente alcuni sono arrivati lì già in età preadolescenziale o adolescenziale, ma molti invece sono cresciuti tra quelle fredde mura! Perché non darli in adozione? Secondo me occorre accorciare i tempi di adottabilità.

Io e mio marito abbiamo dato disponibilità per bambini fino a 9 anni di età, ma purtroppo non siamo stati chiamati così celermente e come noi ci sono tantissime coppie!

Lo dice anche la Dottoressa Cavallo: “…noi cerchiamo di far capire che bambini che sono rimasti in istituto per  anni, non hanno avuto un’infanzia. E anche a otto anni vogliono essere portati a letto, vogliono coccole, vogliono la mamma che legga loro una fiaba”. E allora, perché non si passa dalle parole ai fatti?

Scusate lo sfogo

Una (spero) futura mamma di un bimbo medio/grande!

 

 

 

IRENEBERTUZZIGentile Laura,

è vero: negli istituti italiani come in quelli all’estero ci sono migliaia e migliaia di bambini grandicelli/grandi che aspettano di poter trovare una mamma ed un papà.

Giusta la sua domanda:  perché trascorre così tanto tempo prima che vengano dichiarati adottabili?

I motivi possono essere diversi: qualche parente in circolazione (non dimentichiamo che in Italia si parla di quarto grado di parentela), il timore dei giudici di dover dichiarare decaduta la potestà genitoriale e conseguentemente stabilire l’adottabilità, alcune volte la dimenticanza in istituto dei minori.

Cara Laura ha ragione ad essere indignata  quando sostiene che nel sistema Italia la disponibilità ad accogliere un bambino grande viene scarsamente considerata e si è “costretti” ad andare all’estero per adottare un bambino grande.

Cordialmente

Irene Bertuzzi

Area Adozioni Internazionali di Ai.Bi.