Perù. CEI, Caritas e Ai.Bi.: un progetto di cooperazione contro l’abbandono

progetto quien acogeProseguono i lavori del progetto “Quien acoge uno de estos niños …” (Chi accoglie uno di questi bambini), finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana e realizzato in collaborazione con Ai.Bi., la Conferenza Episcopale Peruviana e la CARITAS del Perú. L’obiettivo è quello di sostenere e accompagnare l’accoglienza familiare dei bambini e degli adolescenti che vivono nei “Centros de Atención Residencial” (CAR).

Esistono vari tipi di CAR: alcuni sono gestiti da privati, e sono registrati presso il Ministerio de la Mujer y Poblaciones Vulnerables; altri sono pubblici, e sono gestiti direttamente dallo stesso Ministero; altri ancora sono privati e non sono registrati dal Ministero. Questi ultimi costituiscono una realtà “nascosta”-  poco conosciuta anche agli addetti del settore- fatta di centinaia di istituti, spesso diretti da religiosi, che con attenzione e benevolenza si occupano di centinaia di bambini abbandonati.

Non vi sono però cure ed attenzioni che possano sostituire l’amore di una vera famiglia, ed è proprio quello che il progetto sta cercando di fare: trovare una mamma ed un papà ad ognuno di quei bimbi, tramite l’adozione. O nel caso di bambini che hanno un legame con la propria famiglia d’origine, impossibilitata a prendersene cura, la soluzione può essere l’affido temporaneo.

Giovedì 5 settembre è in agenda un seminario dal titolo “Basi giuridiche dell’accoglienza familiare e dell’adozione dei minori che risiedono nei CAR in Perù”: si tratta di un’importante attività extra progettuale fortemente voluta da alcuni direttori dei CAR della Diocesi del Callao, che hanno lamentato la mancanza di informazioni precise e corrette rispetto a questi due straordinarie forme di accoglienza.

L’evento si terrà nell’Auditorio della Caritas a Lima e avrà come relatori María Vásquez, direttrice di una ricerca sull’abbandono minorile che fa capo al Ministerio de la Mujer y Poblaciones Vulnerables; Eda Aguilar, responsabile della Direzione Generale delle Adozioni; e Claudia León della ONG Buckner Perú. Prevista anche la partecipazione di monsignor José Luis del Palacio Pérez –Medel (vescovo del Callao). Tra i relatori anche l’ingegnere Jorge Lafosse Quintana, Segretario Generale della Caritas del Perú, vari esponenti dell’INABIF (Instituto Nacional para el Bienestar Familiar), responsabili dei CAR delle città di Lima e Callao e la squadra tecnica del progetto “Quien acoge uno de estos niños … ”.

All’interno del progetto, si è svolta anche una ricerca da cui è emerso un interessante rapporto intitolato “Informe Situacional: niños, niñas y adolescentes institucionalizados”, (Report: bambini, bambine e adolescenti istituzionalizzati) che ha rivelato dati preoccupanti rispetto alla situazione dell’abbandono dei minori nella regione de La Libertad, di cui Trujillo è capitale. Solo in questa area, sono 14 i CAR e 400 i minori ospitati nel primo quadrimestre del 2013. Mentre nella Diocesi del Callao, sono dodici i CAR che accolgono bambini abbandonati, la maggior parte dei quali risultano non registrati in nessun database.

Il seminario sarà l’occasione per sottolineare come il dato fornito nell’agosto del 2011 dalla Defensoria del Pueblo (Ufficio del Difensore civico), che parlava 17mila minori fuori famiglia in Perú, sia non solo drammaticamente reale, ma addirittura sottostimato. Durante l’incontro verranno approfonditi anche altri aspetti, come la reale portata del fenomeno dell’abbandono in Perù e il fatto che il sistema di protezione peruviano sia ancora lontano dal garantire ad ogni minore il diritto di essere figlio.