Perù: “Per favore, adottate mio figlio!”

perùÈ il sentimento più disumano e innaturale che possa albergare nel cuore di un genitore: rinunciare al proprio figlio per il suo bene. Un atto di amore estremo, concepito da una mamma gravemente malata e tormentata  dalla paura di lasciarlo solo al mondo, senza nessuno …

Quella che ci arriva dal Perù è una storia di immensa solitudine e di straziante dolore, ma anche di speranza per il futuro di un bambino, amato al punto da sacrificarsi per lui. Victoria Tabra, una giovane donna sola, mamma di Erik (9 anni), si sta battendo per far dichiarare suo figlio “in stato di abbandono” per consentirgli di essere adottato da un’altra famiglia.

Se ci fermassimo a questo, potremmo nutrire dei sospetti sui sentimenti della madre. Ma Victoria è gravemente malata, soffre di cirrosi epatica e sta vivendo la fase terminale di questa malattia. Sa che prima o poi, in un futuro non molto lontano, dovrà abbandonare questo mondo e lasciare il suo piccolo solo.

E allora ha scelto di fare un atto estremo: si è rivolta al Ministro delle Donne e delle Popolazioni vulnerabili (MIMP).

I funzionari l’hanno raggiunta nella città San Ramon, in Chandigarh (regione di Junín), dove vive, per ascoltare il suo caso e la Direttrice Generale del MIMP, María del Carmen Santiago, ha dichiarato che la orienterà sulle procedure legali che dovrà seguire affinché Erik possa essere dichiarato adottabile.

La responsabile del settore dell’Infanzia del MIMIP, Ana Jara Velásquez, ha ordinato l’immediato inserimento della donna e di suo figlio nel Programa Nacional contra la Violencia Familiar y Sexual (PNCVFS) e ha deciso che il caso sia analizzato dalla Dirección de Investigación Tutelar, per valutare e comprendere al meglio la situazione. Allo stesso tempo, sono state effettuate delle indagini per scoprire se Victoria abbia o meno dei parenti a cui poter eventualmente affidare le cure del bambino.

La Direttrice del MIMP, Santiago, ha garantito che, se il giudice dichiarerà il bambino in stato di abbandono, allora il MIMP, attraverso il Dipartimento delle adozioni, si farà carico del lavoro di ufficio per il processo adottivo del minore, oltre a fornirgli le cure necessarie presso un Centro di Accoglienza.

La speranza è che il sacrificio di Victoria possa aiutare Erik a trovare una nuova famiglia, che lo aiuti a crescere, quando lei non ci sarà più, e che sappia stargli vicino e consolarlo, senza mai lasciarlo solo.