Pietra Ligure. “Cacciati dal B&b perché nostro figlio è autistico”

autisticoLe vacanze? Il divertimento? Il sole? Il mare? La spensieratezza? Un lusso solo per pochi…meglio se “sani” e non portatori di handicap. Già perché a giudicare dagli eventi di cronaca di questa estate sempre più bestiale, sembra che non tutti possano vantare gli stessi diritti.

Dopo la vicenda del padre, anonimo, che scrive su Tripadvisor lamenta sodi che nella struttura alberghiera dove si trovava con la propria famiglia c’erano troppi bambini in sedia a rotelle (cosa che avrebbe potuto urtare i suoi figli), ecco un’altra abominevole vicenda: un bambino autistico viene cacciato da un bed & breakfast Pietra Ligure.

Ecco la storia.

Cristina Rizzi è di nuovo nella sua casa di Gorlago, nel Bergamasco, dove vive col marito Angelo, operaio di 52 anni, e con il figlio Fabio, 21 anni e autistico. Le parole della titolare della struttura ricettiva rivierasca le risuonano ancora in testa: “Ci ha detto che se nostro figlio non si fosse comportato in maniera diversa, sarebbe stato il caso di andarsene” ricorda la mamma delusa.

E così è stato: pronti via, armi e bagagli a poche ore dall’arrivo, perché il ragazzo non sarebbe stato un gradito ospite. Tutto è accaduto il 9 agosto scorso quando la famiglia lombarda è arrivata a Pietra Ligure intorno a mezzogiorno per poi fuggirne in piena notte. Secondo i gestori del bed & breakfast “Profumo di mare”, il comportamento di Fabio non sarebbe stato compatibile con la normale convivenza con gli altri ospiti all’interno del piccolo appartamento.

La verità è un’altra – tuona Rizzi, 49 anni e mamma a tempo pieno – Avevo specificato, nella prenotazione, che eravamo tre adulti, di cui uno autistico, ma il mio interlocutore ha detto che non vi era alcun problema. Penso sia stupido far credere di poter offrire un servizio che non si è invece in grado di garantire: vorrei che la titolare ammettesse di essersi comportata in maniera poco corretta. Sono davvero amareggiata dal fatto che, ancora oggi, ci sia gente che non si sappia rapportare con la diversità”.

E così, dopo una partenza all’alba in direzione Pietra Ligure, la famiglia di Gorlago ha fatto ritorno al suo paese intorno alle 4 del mattino successivo. “È vero, mio figlio era agitato e andava avanti e indietro tra la camera e il bagno, ma dire che facesse baccano è esagerato. Oltretutto in una struttura che, a monte ha la ferrovia e davanti l’Aurelia, i rumori sono ben altri. Siamo andati in vacanza a Riccione, Diano Marina, Vado Ligure, ma non ci è mai successa una cosa del genere. Vorrei che i titolari della struttura ammettessero le proprie colpe».

Intanto i gestori del B&B cercano di giustificarsi. “Non siamo dei mostri come ci hanno descritto e ripeto che non abbiamo cacciato nessuno dalla nostra struttura. Siamo rimasti feriti e scioccati delle parole pronunciate nei nostri confronti: ci siamo offerti di trovare una alternativa per rimanere a Pietra Ligure, ma la famiglia del ragazzo si è inalberata ed è scappata via subito, senza neppure discutere”.