Primi dati sulle adozioni internazionali. Ritratto di un’Italia che invecchia

La Commissione Adozioni Internazionali pubblica i dati statistici sulle adozioni internazionali nel 2018. Rispetto al 2017, le adozioni sono scese di un altro 3%. Un Paese che non fa figli e non adotta: sarà questa l’Italia di domani?

Oltre a confermare il crollo demografico, l’anno appena salutato conferma anche il calo – seppur  contenuto rispetto agli anni precedenti – delle adozioni internazionali con 1394 minori stranieri adottati a fronte dei 1439 nel 2017.

Ciò significa, che nel 2018 le adozioni internazionali concluse da coppie italiane hanno registrato un calo -3%  e 45 bambini, rispetto al 2017, non hanno avuto la gioia di abbracciare una famiglia italiana.

Sono i primi dati pubblicati dalla Commissione per le Adozioni Internazionali.

Preoccupato ma fiducioso in una ripresa possibile, il presidente di Amici dei Bambini, Marco Griffini “La causa principale è che le adozioni internazionali vivono se c’è una volontà politica di portarle avanti e rimettere in moto, dopo lo stallo di questi ultimi 5 anni,  la macchina della Commissione delle Adozioni Internazionali, il ‘motore’ vero, vivo di tutto il sistema delle adozioni. Con il rinnovo dell’incarico alla dottoressa Laera è stato messo, dall’esecutivo, almeno un punto fermo sulla gestione della CAI, tuttavia i dati ci dicono ancora una volta che un rilancio dell’attività della Commissione non è più rinviabile. Le adozioni internazionali attraversano un periodo di difficoltà anche in Paesi storicamente floridi, come la Cina. Inoltre è da ben sei anni che non si apre un nuovo Paese e nemmeno per le nuove accoglienze, come ad esempio le vacanze preadottive, è stata presa alcuna decisione. Urge una riflessione e un segnale positivo e d’incoraggiamento per le coppie che intraprendono questa strada e i milioni di bambini che aspettano. E’questo l’augurio per il 2019”.

In particolare, si legge nella nota della Commissione, i minori provenienti dall’Europa sono stati 640, dall’Africa 121, dall’America centrale e meridionale 330 e dall’Asia 303.

La Federazione Russa rimane il Paese con il maggior numero di minori adottati (200), seguita dalla Colombia (169), dall’Ungheria (135), dalla Bielorussia (112) e dalla Cina (84).