Repubblica Democratica del Congo: muore un bambino al minuto

mortalità infantile540.000 bambini deceduti in un solo anno nella Repubblica Democratica del Congo. Sono quasi 1500 al giorno. Più di 60 all’ora. In media, uno al minuto.

Sono gli sconcertanti dati sulla situazione generale dell’Infanzia nel Paese. E li ha resi noti il Ministro della Salute giovedì 7 marzo 2013, invitando a Kinshasa una folta delegazione di giornalisti per sensibilizzarli sulla drammaticità della mortalità infantile e chiedendo loro di collaborare nella diffusione capillare degli spaventosi numeri sulla condizione dei minori congolesi.

Secondo le statistiche sulla mortalità infantile del 2012, la RDC è il terzo paese al mondo con un così alto tasso di decessi fra i bambini. L’organizzazione umanitaria World Vision International, fondata negli anni ’50, ha dichiarato che su 1000 bambini nati, ne muoiono 158, prima di arrivare ai 5 anni. Le cause della morte sono: malaria, polmonite, diarrea, morbillo e malnutrizione.

Fra le città più colpite ci sono soprattutto quelle periferiche, come Maniema, seguita da Katanga e dal Sud Kivu. Mentre Kinshasa è all’ultimo posto.

A questo drammatico quadro si aggiunge l’insufficienza del sistema sanitario e pediatrico nel Paese che non facilita certo il miglioramento delle condizioni infantili. Nella RDC, infatti, si conterebbero solo 85 pediatri, la maggioranza dei quali risiede ed opera a Kinshasa, dove la mortalità infantile risulta essere molto più bassa rispetto alle altre zone del Paese.

Il numero dei pediatri è stato confermato anche dal Presidente della Società di Pediatria della RDC, il dottor Luke Ferdinand Kamanga, che lunedì 11 marzo 2013 ha reso nota la distribuzione, assolutamente sproporzionata, dei pediatri sul territorio: 50 a Kinshasa, 20 nel Katanga. 2 in ogni provincia orientale del Nord-Kivu, Kasai-Oriental e del Maniema; 3 nel Sud-Kivu, mentre il Kasaï-Occidental e il Bas-Congo solo uno. Vi sono, inoltre, delle province che addirittura non ne hanno alcuno, come quelle di Bandundu e dell’Equatore.

I casi di malattia più curabili coincidono con quelli che causano il decesso infantile: malaria, infezioni respiratorie, diarrea, morbillo, rosolia e varicella. Purtroppo però, le cliniche dove i genitori portano i propri piccoli sono sprovviste di personale medico qualificato e/o di consulenti specialisti. E questo contribuisce a tenere alti i tassi di mortalità.

Secondo il dottor Kamanga, la distribuzione disequilibrata dei pediatri in tutta la RDC non promuove una buona custodia dei bambini.La qualità delle cure non è buona per fare una giusta diagnosi ai bambini. Dovremmo concentrarci sulla formazione di tutti coloro che hanno a cuore i bimbi, gli infermieri e i medici di base“.

Fonte: 

radiookapi.net

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