Riforma Adozioni Internazionali: Torre (Ariete) intervengano gli esperti

A seguito del referendum lanciato nei giorni scorsi da Ai.Bi. in cui abbiamo chiesto ai lettori “Secondo voi è ora di cambiare la legge sulle adozioni internazionali?”, l’89% ha risposto sì, prosegue l’inchiesta di Amici dei Bambini relativa alla riforma della legge 476 del 1998 che regolamenta le adozioni internazionali in Italia.

Il dibattito prosegue oggi con il parere di Anna Torre e Paola Crestani, rispettivamente presidenti di Ariete Onlus e CIAI.

Secondo Anna Torre (presidente di Ariete) “Prima di modificare la legge è necessario creare un tavolo, fare incontri in cui si confrontino gli esperti del settore in modo tale da poter formulare delle proposte concrete al governo e ai legislatori. Ad esempio, una delle questioni più importanti che si pone è quella riguardante la gratuità delle adozioni internazionali. Dobbiamo capire dove recuperare le risorse ed in questo caso solo chi lavora in questo settore da anni può trovare delle soluzioni adatte da proporre. Quindi ben venga un tavolo di discussione tra esperti”.

Paola Crestani (presidente del CIAI) ricorda come “l’attuale legge sulle adozioni internazionali non sia stata applicata nella sua completezza.Ci sono delle questioni che vanno affrontate. Ad esempio quella relativa ai decreti di idoneità che dall’ambito giuridico devono passare all’ambito amministrativo. Inoltre in un momento come questo, di crisi economica, non si può tralasciare il tema dei costi dell’adozione internazionale, che spesso bloccano le coppie desiderose di adottare. Ancora più urgente sarebbe attuare quella parte della legge che delega le Regioni ad intervenire per sostenere concretamente quelle famiglie che accolgono bambini con bisogni particolari e che spesso si “accollano” spese elevate”.