Rimborsi adozioni. Due nuove interpellanze. Ora si muove anche il Pd: Quartapelle e Carra…e siamo a 5

Da quando (lo scorso 12 luglio) la vicepresidente della Cai, Laura Laera, ha fatto l’ annuncio sul sito della Commissione che non ci sono soldi per pagare i rimborsi per le coppie che hanno adottato dal 2011 in poi, è un fioccare di reazioni, commenti, critiche nei confronti della precedente gestione Cai (guidata dall’ex vicepresidente Silvia Della Monica) e soprattutto è un continuum di interrogazioni che da più parti, dal Pd a Forza Italia fino a M5S e Ap, vengono presentate al Governo per chiedere interventi urgenti e chiarimenti in merito.

Non è difficile immaginare quanto questa informazione [il fatto che non verrà dato seguito ad ogni eventuale istanza di rimborso relativa agli anni successivi al 2011, ndr] abbia suscitato preoccupazioni e timori nel mondo degli enti e delle famiglie adottive che hanno accolto bambini dopo il 2011 e sono forti i timori circa una presunta assenza di risorse da destinare ai rimborsi”, scrive l’onorevole Lia Quartapelle (Pd) che lo scorso 20 luglio ha presentato l’interrogazione, ma “a tale proposito da oltre tre anni vengono stanziate risorse nel bilancio statale per sostenere famiglie che hanno concluso procedure di adozioni internazionali”. A questo punto Quartapelle cita tre atti: l’ordine del giorno Patriarca del 30 novembre 2014 con cui si impegnava il Governo a predisporre risorse adeguate per un sostegno economico alle famiglie che intraprendono il percorso adottivo; la legge di stabilità 2015 che all’articolo 1, comma 132, disponeva che “il Fondo per le politiche della famiglia di cui comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, è incrementato di 5 milioni di euro dal 2015 al fine di sostenere le adozioni internazionali ai sensi dell’articolo 1, comma 1250, della legge 27 dicembre 2006, n. 296” e la legge di bilancio 2017 che all’articolo 1, comma 590, prevedeva che “al fine di assicurare il sostegno alle famiglie che hanno concluso le procedure di adozione internazionale, il Fondo per le adozioni internazionali, di cui al comma 411 dell’articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, è incrementato di 5 milioni di euro per l’anno 2017”. L’interrogazione chiede quindi, alla luce di ciò, “se trovi conferma quanto sostenuto dalla Commissione per le adozioni internazionali di cui in premessa” e se il Presidente del Consiglio “intenda assumere le iniziative di competenza per garantire i rimborsi alle famiglie adottive per gli anni successivi al 2011”.

Un giorno prima, il 19 luglio, Marco Carra (Pd) aveva presentato analoga interrogazione, evidenziando che “occorrerebbero risorse importanti al fine di implementare il fondo e sarebbe necessario un atto della Presidenza del Consiglio dei ministri per sbloccare la quota rimanente a seguito della conclusione dei rimborsi fino al 2011”: chiede quindi al Governo “quali iniziative intenda assumere, con la massima urgenza, al fine di assicurare adeguata copertura finanziaria al fondo per consentire il rimborso delle pratiche dal 2011 ad oggi, evitando di penalizzare le famiglie interessate e dimostrando adeguata attenzione istituzionale e politica al tema delle adozioni internazionali”.

Ma Carra e Quartapelle non sono gli unici: sulla stessa linea, il Andrea Causin (Forza Italia) che il 18 luglio ha presentato l’interrogazione in cui chiede “se il Governo non intenda intraprendere le opportune iniziative al fine di garantire che il fondo per le adozioni internazionali possa mantenere la finalità di rimborsare le spese sostenute dai genitori adottivi per l’espletamento della procedura di adozione del minore straniero”. Vi è poi l’ interrogazione presentata da Emanuele Scagliusi (M5S) il 20 luglio, in cui chiede al Governo “quali iniziative intenda mettere in atto per garantire i rimborsi per le famiglie che hanno completato l’iter adottivo negli anni successivi al 2011”.

Il più recente il Senatore Aldo Di Biagio (Ap), il 28 luglio, ha presentato un’interrogazione in cui afferma che – a quanto gli risulta – nel fondo per le adozioni internazionali, dopo aver liquidato i rimborsi alle famiglie che hanno adottato nel 2011, resterebbero circa 10 milioni di euro: tali fondi “benché potenzialmente destinabili in rimborsi dopo il 2011, non potranno essere liquidati, in ragione dell’assenza di un provvedimento legittimante da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri”.