Roma, Family Day e politici in piazza: “Dire sì all’adozione da parte di due uomini vuol dire legittimare il turpe commercio illegale dell’utero in affitto”

family day 400286Il popolo delle famiglie scende in piazza per chiedere che non venga legittimata l’abominevole pratica dell’utero in affitto che mercifica sia le donne che i neonati. Mercoledì 12 ottobre, a partire dalle ore 12, gli organizzatori del Family Day, i vertici del comitato “Difendiamo i nostri figli”, numerosi senatori e deputati manifesteranno a Roma, in piazza Cavour, davanti alla sede della Corte di Cassazione.  Per questa stessa data, infatti, è attesa la sentenza dei supremi giudici che per la prima volta saranno chiamati a decidere sull’adozione di un bambino da parte di due uomini sposati all’estero.

Il caso è quello del signor Jorge Eduardo Mastropietro che, nel 2015, si è già visto respingere due volte – prima dal Tribunale per i Minorenni, poi dalla Corte d’Appello di Campobasso – la richiesta di adottare un bambino insieme al suo compagno sposato negli Stati Uniti. In passato la Cassazione aveva già dato per due volte il via libera all’adozione di un minore da parte di una coppia di donne. Ora, denuncia il comitato “Difendiamo i nostri figli” in un suo comunicato, si rischia di violare, “ancora una volta, la legge che impone che una decisione così delicata venga assunta dalle sezioni unite, così come richiesto invano dalla Procura generale per i due casi precedenti”. “C’erano tutte le condizioni per farlo – spiega il presidente del Comitato, Massimo Gandolfini -: il caso contraddittorio, il fatto che il Parlamento abbia stralciato la stepchild adoption e il clamore mediatico e l’importanza che l’opinione pubblica assegna al problema delle adozioni per coppie dello stesso sesso”.

“Incomprensibilmente – commenta il senatore di Idea Carlo Giovanardi, anche lui presente alla manifestazione di piazza Cavour – l’impugnazione del signor Mastropietro è stata assegnata alla VI Sezione civile della Cassazione, che ne ha discusso soltanto in camera di Consiglio, rinviando la decisione alla seduta pubblica, stranamente con una sentenza anziché con un’ordinanza in attesa delle richieste del Pubblico ministero”.

In questo modo di procedere, il comitato “Difendiamo i nostri figli” ravvisa il tentativo di far passare per via giurisprudenziale la stepchild adoption, stralciata dal disegno di legge Cirinnà dopo le grandi manifestazioni di piazza, come il Family Day del 30 gennaio. DI fatto si tratterebbe di legittimare l’utero in affitto che, per il Comitato, altro non è che un turpe commercio illegale in tutti i Paesi dell’Ue, condannato anche dal Consiglio d’Europa”.

Scendendo in piazza, il Comitato e i parlamentari presenti rilanceranno dunque l’appello al presidente della Repubblica Mattarella, “affinché venga rimessa ogni decisione sulla stepchild adoption alle sezioni unite della Cassazione”.

 

Fonti: Difendiamo i nostri figli, Angenpress