Roma. Non solo per gli anziani: ora nasce la “tenda per gli abbracci” anche per i bambini

L’ospedale San Raffaele di Roma, accogliendo le richieste espresse dai bambini ricoverati di poter abbracciare i loro genitori per Natale, ha realizzato una vera e propria “tenda degli abbracci”.

Quale regalo avranno mai chiesto a Babbo Natale nelle loro letterine, i bambini ricoverati all’IRCCS San Raffaele di Roma, nel reparto di riabilitazione pediatrica e delle Disabilità dello Sviluppo?

Riabbracciare la propria famiglia, perché a causa del covid era tanto tempo che non potevano farlo.

Così l’Ospedale San Raffaele ha deciso di seguire l’esempio della casa di riposo “Domenico Sartor” di Castelfranco Veneto e senza pensarci due volte, ha fatto subito realizzare una meravigliosa tenda degli abbracci, ma questa volta dedicata ai bambini!

Si tratta di un particolare telo trasparente all’interno del quale sono predisposte delle zone per poter inserire le braccia, ad altezza mamma, papà e bambino e poter in questo modo abbracciarsi in tutta sicurezza.

Un luogo d’amore e di accoglienza dotato anche dello spazio necessario per poter contenere una carrozzina, perché a volte i bimbi ricoverati nel reparto non riescono a camminare.

“Abbracciare mio figlio, dopo 2 mesi che non riuscivo ad abbracciarlo penso sia un’emozione indescrivibile” ha detto emozionata una mamma ai microfoni di Askanews.

Una tenda fortemente voluta perché richiesta proprio dai bambini – racconta ai microfoni dell’Ansa il Direttore Sanitario  Prof.ssa Amalia Allocca: “hanno scritto nelle letterine di Natale che il loro desiderio maggiore era quello di riabbracciare i loro cari e non c’era nessun altro modo se non questo per preservarli dalla pandemia”.

Momenti di affetto e di calore importantissimi per i piccoli ricoverati che non vedevano l’ora di poter abbracciare nuovamente mamma e papà ma anche nonni e fratellini. La pandemia ha infatti reso inconsueto ed agognato un gesto semplice come un abbraccio, un bacio, un momento di affetto e di calore che può donare gioia e infondere fiducia e sicurezza a tutti, ma soprattutto alle persone più fragili e sole.