Scuola. A settembre, prove di recupero per uno studente su cinque

Entro la prima settimana di settembre, tutti gli studenti che hanno avuto debiti formativi dovranno affrontare le prove di recupero. Anche in caso di esito negativo, però, il consiglio di classe può decidere di ammettere all’anno successivo

Non mancano ormai molti giorni all’inizio della scuola, ma per qualcuno… ne mancano anche meno. Sono tutti gli studenti che hanno finito l’anno scolastico 204/2025 con dei debiti formativi sulla pagella di giugno e che, dunque, dovranno affrontare le prove di recupero entro la prima settimana di settembre.
Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione si tratta di un alunno su cinque e, se ciascuno di loro ha seguito le modalità individuate in autonomia dalle singole scuole per i corsi di recupero, tutti dovranno superare la prova finale per essere ammessi all’anno successivo.

Corsi di recupero e ripetizioni

La maggior parte delle scuole ha previsto dei corsi di recupero per “accompagnare” gli alunni verso gli esami, ma tutti, inevitabilmente, hanno dovuto trovare soluzioni per studiare anche in autonomia, tra ripetizioni e studio individuale. Il consiglio è sempre quello, dai “tempi dei tempi”: non ridursi all’ultimo minuto e cercare di organizzare lo studio giorno per giorno.
Per chi opta per le ripetizioni private (secondo un sondaggio dell’Osservatorio Ripetizioni Estive di Skuola.net – riportato da Open – a farlo sono due studenti su tre), la spesa può arrivare ad aggirarsi intorno ai 300 euro, senza grosse differenze tra nord e sud del Paese. Le materie più richieste? Matematica, latino e inglese.

Esiti entro l’8 settembre

Quale che sia il metodo di ripasso scelto, come detto entro la prima settimana di settembre le prove dovranno essere effettuate e i risultati devono uscire entro il giorno 8. Chi avrà passato la prova accederà regolarmente all’anno successivo, mentre chi non l’avrà superata… avrà ancora un’ancora di salvezza. La bocciatura, infatti, non è automatica, ma è demandata comunque al consiglio di classe: anche in presenza di esiti negativi, infatti, gli insegnanti possono decidere di promuovere lo studente, valutandone l’impegno, la lacune, il numero di debiti superati e non e la partecipazione ai corsi di recupero.
Dopodiché, per tutti, promossi e bocciati… la campanella tornerà a suonare in maniera indistinta.