Le motivazioni che hanno portato la Corte Costituzionale ad aprire l’adozione internazionale ai single

Una scelta politica alla base della sentenza n.33 della Corte Costituzionale che ha stabilito come incostituzionale la parte della legge che vietava l’Adozione Internazionale ai single: oggi sono troppo poche le coppie coniugate candidate ad adottare un minore straniero

La sentenza n. 33 depositata il 21 marzo 2025 dalla Corte Costituzionale ha stabilito un nuovo principio, ammettendo la possibilità di adottare anche per i single secondo la procedura ordinaria, mentre sino a oggi era ammessa l’adozione di una sola persona, ma con la procedura speciale.

Le motivazioni della decisione della Consulta

La decisione della Consulta deriva dall’istanza rivolta al Tribunale per i minorenni di Firenze per ottenere la dichiarazione di idoneità all’adozione internazionale da parte di una single. Il Tribunale, costatando che la legge sulle adozioni le vietava ai single, ha chiesto alla Corte costituzionale di valutare se tale esclusione fosse incostituzionale.
L’istanza del remittente (Tribunale) si fondava sull’esigenza di individuare, nel miglior interesse del minore, un contesto familiare armonioso e stabile che non doveva «necessariamente rinvenirsi nella struttura familiare composta da una coppia unita nel vincolo del matrimonio», ma che poteva essere altresì garantita da una valutazione effettuata in concreto circa l’idoneità del contesto familiare, anche se monoparentale, a tutelare il minore, avendo, al contempo, riguardo alla rete familiare di riferimento. Ciò, secondo il Tribunale sarebbe confacente all’art. 2 Cost., che tutela le formazioni sociali (anche la singola persona) all’interno delle quali si esplica la personalità dell’individuo.
Sul presupposto che l’esclusione della persona non coniugata dall’accesso all’adozione internazionale non sia finalizzata al miglior interesse del minore, il Tribunale assume la lesione del diritto al rispetto della vita privata, di cui all’art. 8 CEDU, la cui interpretazione ritiene che debba essere integrata e completata dall’art. 2 Cost “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità”.
A detta del Tribunale, l’esclusione della persona singola dall’accesso all’adozione internazionale sarebbe un mezzo inidoneo allo scopo di garantire al minore un ambiente stabile e armonioso, posto che anche il nucleo familiare monoparentale può assicurare un ambiente stabile e armonioso.

 La “scelta politica” della Corte Costituzionale

Di conseguenza la restrizione della platea dei potenziali adottanti attraverso l’esclusione dei single inciderebbe sull’effettività della tutela dei bambini abbandonati, mancanza ancora più grave soprattutto per la progressiva riduzione delle domande di adozione che si è avuta a partire dall’inizio del nuovo millennio. Su tale grave situazione la Corte riporta i dati effettivi: “sia il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, sezione statistica, sia la Presidenza del Consiglio dei ministri, Commissione per le adozioni internazionali, Autorità centrale per la Convenzione de L’Aja del 29 maggio 1993, documentano il passaggio, nel caso dell’adozione internazionale, da quasi settemila domande nel 2007 a una stima di circa cinquecento domande per il 2024”.
Fatte queste precisazioni la Corte si addentra in un excursus storico sulla normativa adottiva, e termina affermando che la L. 184/83 ha già accreditato – sia pure in limitate ipotesi – l’attitudine della persona singola a garantire in astratto un ambiente stabile e armonioso al minore (art 25 c 4 e 5, art 44 L. 184/1983).
Evidenziato quindi che il legislatore, pur a fronte di una scelta di fondo che non include nel perimetro dei potenziali adottanti di minori le persone singole, ha riconosciuto la loro idoneità ad assicurare un ambiente stabile e armonioso, la Corte espone le sue conclusioni.

I riferimenti alla Costituzione

La Corte rileva che la scelta di diventare genitori e di formare una famiglia che abbia anche dei figli costituisce espressione della generale libertà di autodeterminarsi, libertà riconducibile agli artt. 2, 3 e 31 Cost., poiché concernente la sfera privata e familiare, ma i presupposti costitutivi del vincolo genitoriale devono essere anche orientati alla realizzazione dell’interesse del potenziale figlio.
Inoltre, la volontà adottiva ha anche una finalità di solidarietà sociale, in quanto rivolge le aspirazioni alla genitorialità a bambini o a ragazzi che già esistono e necessitano di protezione.
Un’ingerenza statale sulla libertà di autodeterminazione che sia opposta all’interesse del minore è inammissibile e il divieto per le persone singole di accedere all’adozione internazionale non rispondente a una esigenza sociale pressante configura proprio un’interferenza non necessaria in una società democratica.
La Corte continua affermando come la legislazione, ma anche la società, ha ormai riconosciuto una pluralità di tipi di famiglie e anche il modello della famiglia monoparentale trova riconoscimento nella Costituzione.
Inoltre, nel contesto della disciplina dell’adozione, il miglior interesse del minore è direttamente preservato dalla verifica giudiziale concernente la concreta idoneità dell’adottante anche se single.
Rispetto alle coppie adottive la Corte conclude che l’adozione da parte di una coppia di coniugi può giustificare una preferenza rispetto ai single, ma che non supporta la scelta di convertire tale modello di famiglia in una aprioristica esclusione delle persone singole dalla platea degli adottanti.

Nuove occasioni di incontro per i single interessati all’Adozione Internazionale

A fronte di questa nuova apertura ai single derivata dalla sentenza della Corte Costituzionale, Ai.Bi. Amici dei Bambini ha implementato i suoi appuntamenti d’informazione e formazione sull’Adozione Internazionale.
Dopo un primo webinar dedicato in particolar modo ai single, andato sold out in brevissimo tempo, è previsto un secondo appuntamento per martedì 8 aprile alle ore 18.15.
La prossima data del tradizionale corso primi passi, invece, dedicato a chi si avvicina per la prima volta al mondo dell’adozione (coppie o single che siano), fornendo le nozioni base sulla normativa di riferimento e le procedure da espletare, nonché sul significato stesso dell’adozione, è in programma per martedì 22 aprile 2025 alle ore 10.00.