Siria. 3 milioni di bambini siriani sotto i sei anni non hanno visto altro che conflitto

Nel nord ovest della Siria, una tra le zone più segnate dal conflitto Ai.Bi. ha deciso di esserci. Per non lasciare soli i bambini. Per essere al loro fianco e lenire le loro sofferenze #Continuiamodaibambini.

Una raffica di bombe… esplosioni… boati… panico.

Cosa faresti se la tua casa crollasse sotto una raffica di bombe? Se la tua scuola fosse distrutta? Se non potessi più giocare assieme ai tuoi amici? Se ti ritrovassi a dover fuggire. Se tuo papà a causa della guerra non lavorasse più? Se nella torrida estate o nel freddo inverno trascorressi la tua infanzia sotto le tende di un campo, tra gli sfollati?

Tu cosa faresti?

Cosa proveresti? Ti sentiresti come tutti quei bambini siriani che da quasi 10 anni vivono in una terra martoriata dal conflitto.

Avete mai pensato che almeno 3 milioni di bambini, che non hanno ancora compiuto 6 anni, non conoscono una Siria diversa da questa? Soffrono la fame? Vivono sotto i bombardamenti?

Pensate a cosa possa voler dire svegliarsi la notte sotto gli attacchi aerei, vivere nel pericolo quotidiano di essere vittima di bombardamenti indiscriminati e di  attacchi di ordigni esplosivi, munizioni a grappolo, bombe termobariche ed altre armi esplosive.

Secondo le Nazioni Unite sono queste le cause principali di morte e di lesioni tra i bambini siriani.

Armi che spesso hanno avuto come obiettivo strutture civili, comprese scuole ed ospedali. Hanno distrutto case, comunità e infrastrutture essenziali, costringendo numerose famiglie a scappare e a vivere come sfollate.

Pensate a quanti orrori gli occhi di quei bambini hanno visto. Quanta paura hanno provato. Quante terribili perdite di persone a loro care hanno sofferto.  E se non bastasse, dall’oggi al domani si sono ritrovati senza la loro casa, senza il diritto di poter studiare ed imparare.

Il conflitto in Siria non è terminato

Il conflitto in Siria Continua, nonostante la percezione diffusa che stia volgendo al termine. Ad Aleppo ,Dara’a , Idlib e Raqqa si sono svolti alcuni dei combattimenti più intensi. Il nord-ovest della Siria è l’ attuale epicentro delle violenze. Qui i bimbi sono particolarmente vulnerabili. Vittime di una guerra che se non strapperà loro la vita, cancellerà la loro infanzia. Che probabilmente richiederà cure specialistiche non solo oggi, ma riabilitazione o supporto psicosociale anche in futuro.

Nel nord ovest della Siria, una tra le zone più segnate dal conflitto Ai.Bi. ha deciso di esserci. Per non lasciare soli i bambini. Per essere al loro fianco e lenire le loro sofferenze.

Dal 2014 Amici dei Bambini, con il partner locale Kids Paradise continua a operare sul campo a sostegno delle vittime più deboli di questa tragedia per dare loro cure, assistenza e tutto il sostegno di cui hanno bisogno.

Come?

Grazie alla grande generosità dei donatori che dall’Italia supportano Ai.Bi. e rendono possibile il suo impegno a favore della popolazione siriana.

Anche tu puoi fare la tua parte, sostenendo la campagna #Continuiamodaibambini. Non lasciarli soli.

Dona subito: https://www.aibi.it/ita/continuiamo-dai-bambini