Siria. Il Coronavirus paralizza un Paese già in ginocchio. Ma per Ai.Bi. l’#Accoglienzanonsiferma

Dopo la guerra le misure di contenimento mettono in difficoltà larghe fette della società. Ma tu puoi aiutare

In una Siria già duramente provata da una guerra che in alcune zone del Paese non è ancora terminata dopo nove anni, le misure di contenimento per il Coronavirus hanno totalmente paralizzato una società e un’economia fragili e semi distrutte, provate anche dalle sanzioni internazionali imposte al Governo di Damasco.

Lo affermano, lo riporta l’agenzia Asianews, alcune personalità cristiane del Paese secondo cui sempre più persone sono in difficoltà e i più colpiti sono i lavoratori a giornata, gli artigiani e i proprietari di piccole imprese che si affidavano ai guadagni quotidiani per sopravvivere.

Siria: con il Coronavirus dopo la guerra tante le categorie in difficoltà

Secondo Nabil Antaki, medico cristiano di Aleppo, la gran parte delle attività restano chiuse, a parte gli alimentari e le farmacie. Fabbriche, officine e università restano chiuse mentre per i cittadini è in vigore un coprifuoco che va dalle 18 alle 6 del mattino seguente. I protocolli prevedono anche in Siria l’utilizzo di mascherine protettive, al fine di evitare i baci che sono un comune gesto di affetto in Medio Oriente.

Tantissime sono le categorie in estrema difficoltà: dai pensionati ai malati, passando per i disoccupati, quasi nessuno di questi ha una fonte di reddito. Difficoltà esacerbate dal fatto che “in questo momento di una pandemia globale, le organizzazioni caritative e le organizzazioni non governative hanno rallentato le loro attività”.

Ai.Bi. – Amici dei Bambini continua a essere presente in Siria, nella zona più calda del Paese, quella nord-occidentale ancora interessata da scontri armati. Qui, tra gli oltre 900mila sfollati, insieme al partner locale Kids Paradise, Ai.Bi. opera per la prevenzione, con la distribuzione di kit igienici e la diffusione di informazioni anche in lingua locale.

Per queste attività, tuttavia, è fondamentale l’aiuto dei donatori che, con il loro contributo, permettono ad Ai.Bi. di garantire un minimo di sostegno alle famiglie siriane di sfollati che hanno perso tutto con la guerra e ora sono costrette a combattere, da sole e in condizioni igieniche precarie, contro un nemico invisibile.

Sì, anche tu puoi fare molto. Dona ora: https://www.aibi.it/ita/emergenza-coronavirus/