Siria. Nuovi bombardamenti e altri sfollati, Ai.Bi. invita a sostenere la Campagna 'Non Lasciamoli Soli'

Siria: “ciò che una bomba dà a un bambino dura tutta la vita”. L’attore Terence Hill prende la parola in difesa dei bambini siriani.

Dopo aver vissuto sulla propria pelle i bombardamenti del Secondo Conflitto Mondiale, l’attore e regista Terence Hill (pseudonimo di Mario Girotti), in un’intervista alla rivista tedesca Bunte, racconta il dolore di chi ha vissuto un conflitto: “ho avuto incubi fino a trent’anni…”  

Siria. Nuovi bombardamenti e altri sfollati, Ai.Bi. invita a sostenere la Campagna 'Non Lasciamoli Soli'Nonostante la Siria provi a ricostruirsi, gli echi delle bombe e il pericolo di nuovi focolai di guerra sono ancora ben presenti all’interno dei confini nazionali. Dalla Germania, nello specifico dalla rivista Bunte, prende la parola in difesa dei bambini sotto le bombe il famosissimo attore e regista Terence Hill che afferma: “ciò che una bomba fa a un bambino dura tutta la vita

Terence Hill, attore del mai dimenticato e combattivo duo che componeva con l’attore Bud Spencer (pseudonimi rispettivamente di Mario Girotti e Carlo Pedersoli), si trova in  Germania per promuovere il suo lungometraggio “Il mio nome è Thomas” e in un’intervista alla rivista tedesca non trattiene i suoi commenti sull’andamento del conflitto siriano: “Da Lommatzsch ho assistito al bombardamento di Dresda, tutto era completamente rosso, ciò che una bomba fa a un bambino dura tutta la vita, anche se non è ferito“. Ha poi aggiungento: “Io ho avuto incubi fino all’età di 30 anni. E quello che succede in Siria oggi mi fa arrabbiare. Siamo senza cervello“.

Il regista ha infatti trascorso la primissima infanzia durante i bombardamenti  anglo-americani della seconda guerra mondiale per poi ritornare in Italia nel 1945, all’età di sei anni. Il periodo “vissuto sotto le bombe”, che ricorda con chiarezza, è la fonte della rabbia che non fa nulla per nascondere, a fronte dei continui bombardamenti che la popolazione siriana continua a subire.

Per questo, Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambinidal 2013 è presente sul territorio siriano, affiancando con i propri operatori i più deboli tra i deboli, attraverso progetti di cooperazione internazionale. La scelta di non lasciarli soli si rivolge a tutti: con la Campagna ‘Non Lasciamoli Soli’, Ai.Bi. ha già fornito, in questi anni, cibo, acqua, beni di prima necessità e supporto psicologico a migliaia di profughi, tramite specifiche iniziative volte a valutare l’eventuale presenza di disturbi di stress post-traumatico, specie nei bambini, per intervenire tempestivamente.

Non dobbiamo smettere: aiutaci a Non Lasciarli Soli!