Solidarietà. Il nuovo singolo di Federico Stragà sostiene il progetto ‘Un paese ci vuole’ di Ai.Bi.

Il disco, appena uscito, s’intitola ‘Guardare fuori’, un album di inediti ispirato, che contiene il singolo ‘Ho esaurito la paura’, con un videoclip girato nell’aquilano

Il progetto di Ai.Bi. mi ha subito appassionato – sottolinea Stragà – perché qui ho ritrovato l’applicazione del senso della mia canzone. La paura e anche il senso di desolazione delle macerie sono mostri che vanno elaborati per poi poterli superare

Un nuovo album di inediti con all’interno un singolo che ha incontrato il dramma del terremoto del 2016: ‘Guardare fuori’ è un disco davvero denso di emozioni e di riflessioni, tutte a firma di Federico Stragà.

In particolare, è il singolo di Stragà ‘Ho esaurito la paura’ a gettare un faro sulle conseguenze del sisma di due anni fa. Canzone e videoclip (girato nei luoghi del terremoto) sostengono il progetto di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini ‘Un paese ci vuole’, che l’associazione ha attivato dopo il terremoto, grazie al sostegno dell’Istituto Italiano della Donazione (IID) e di Banco Popolare.

Il progetto è attualmente in corso di realizzazione nel Comune di Montereale. Al supporto psicologico, realizzato in collaborazione con AIED-L’Aquila e in sinergia con l’ordine degli Psicologi D’Abruzzo, si unisce il laboratorio intergenerazionale, che sarà portato avanti nei mesi estivi e sarà dedicato a ragazzi e loro familiari, con l’obiettivo di recuperare la memoria ma nello stesso tempo di avere una visione del futuro.

Il progetto di Ai.Bi. mi ha subito appassionato – sottolinea Federico Stragà – perché qui ho ritrovato l’applicazione del senso della mia canzone. La paura e anche il senso di desolazione delle macerie sono mostri che vanno elaborati per poi poterli superare. Fare i conti con la paura significa esaurirla, averla accolta nel proprio cuore e macinata così a fondo da essersene liberati. Il fatto che Ai.Bi., tradizionalmente nota per occuparsi dei bambini abbandonati, gli ultimi, gli scarti della società, mantenga con ‘UN PAESE CI VUOLE’ un punto di attenzione sul terremoto, ci fa comprendere come le macerie del corpo e dell’anima siano un tutt’uno”. “Mettere a disposizione la mia canzone per veicolare un messaggio positivo spero porti anche all’implementazione del progetto. Penso alle connessioni che si potrebbero fare tra le famiglie di Montereale e quelle aquilane che hanno subito il terremoto del 2009”, aggiunge Stragà.

Marco Griffini, Presidente di Ai.Bi., dichiara: “Questo progetto è stato ed è una sfida molto impegnativa. Nell’agosto del 2016 ci attivammo per metterci a disposizione di Amatrice, così come avevamo fatto a Onna nel 2009, in Sri Lanka nel 2004… nel frattempo le modalità di intervento sono molto cambiate. Piuttosto che intervenire nell’immediato, grazie a IID E BANCO POPOLARE abbiamo fatto la scelta di intervenire in tempi successivi, in collaborazione con altri soggetti e associazioni presenti e operative sui territori colpiti dal sisma, evitando di replicare azioni e soprattutto dando alla popolazione il tempo di elaborazione del lutto. Montereale è stata individuata come luogo in cui operare attraverso una azione costante di dialogo, sia con i territori di Amatrice e L’Aquila, sia con soggetti istituzioni e associazioni coinvolte, tanto a livello locale che nazionale. Noi stessi abbiamo colto un nuovo insegnamento da questo percorso. E cioè che è forse giunto il momento  di ripensare alle modalità di intervento sui territori. È importante che associazioni, aziende, istituti e istituzioni lavorino attraverso fondi tematici strutturali, in cui far convogliare sempre più risorse umane, economiche e competenze in un’ottica di messa a sistema, di rete. Occorre superare la logica dei progetti per come sino a oggi li abbiamo pensati, partendo prima di tutto dalla relazione umana, dalle persone che si scambiano idee, che hanno punti in comune e che progettano dal basso, valutando anche l’impatto sociale delle proprie azioni. L’arte che scende tra la gente e veicola messaggi è un soggetto fondamentale da far sedere al tavolo dello sviluppo e della sostenibilità. Grazie a Federico Stragà, che in questo cammino si è messo a disposizione”.