Sostegno a distanza Ucraina. Artem e la sua tremenda rabbia “Se mi avessero abbandonato, sarebbe stato meglio! “

bambino finestraSostegno a distanza Ucraina. Artem proviene da una situazione familiare difficile. La madre ha difficoltà nel seguire i figli il padre non ha rapporti con loro da tanti anni. Artem ha poco meno di 10 anni ed é un bambino molto attivo anche se a volte mostra comportamenti impulsivi e diventa irascibile. Spesso vuole fare il leader con gli altri bambini e ciò, a volte, può sfociare in alcuni conflitti.

Ma è solo una corazza: un modo per difendersi, per non fare vedere che soffre, per non mostrare le sue debolezze. Un modo per attirare l’attenzione: perché in fondo lui chiede solo questo. Attenzioni: quelle stesse che gli sono mancate in questi primi 10 anni di vita. Quelle che il suo papà e la sua mamma non gli hanno potuto dare.

Ma che tu con un sostegno a distanza personalizzato puoi, invece, garantirgli. Perché anche se da lontano, il pensiero arriva forte e con lui un aiuto concreto e un incoraggiamento a non mollare. Perché c’è sempre una via d’uscita e la possibilità di riscatto.

E Artem non è l’unico ad avere bisogno. L’Ucraina vive una situazione davvero drammatica. Il sistema di servizi sociali è totalmente venuto a mancare non solo nelle zone direttamente colpite dal conflitto, ma, a causa della mancanza di fondi, in gran parte del territorio.  Le fasce più deboli e vulnerabili della popolazione sono le famiglie che vivono in condizioni di povertà, gli anziani e gli orfani privati del supporto pubblico sono sempre più escluse e dimenticate.

Al di fuori della capitale la popolazione vive prevalentemente di agricoltura e piccoli allevamenti, ma non basta. Tanti si trasferiscono nelle città di Kiev e di Vesheneve alla ricerca di migliori opportunità di lavoro e di vita. In questa situazione sono molte le famiglie che, vivendo in condizioni economiche e sociali precarie, non sono in grado di offrire ai propri figli ciò di cui hanno bisogno e per questo scelgono di affidarli alle cure assistenziali degli internat (=istituti).

E dall’inizio del conflitto la situazione è peggiorata. E’ per tutto questo che Ai.Bi. è in prima linea: non abbandona i suoi bambini e li supporta con progetti e iniziative ad hoc. Ma nella grande catena dell’amore, ogni anello è importante: e uno di questi sei proprio tu. Puoi sostenere un bambino in particolare, come Artem, o l’istituto Volodarka. Grazie al tuo sostegno forniremo una serie di servizi per i minori in istituto: preparazione al reinserimento familiare dei bambini; Garantiremo laboratori creativi e attività psico-pedagogiche presso la ludoteca dell’istituto: l’obiettivo è di offrire ai bambini stimoli e opportunità di una crescita sana e forniremo un sostegno integrato alle famiglie: accompagnamento dei processi di tutela del reinserimento familiare.