Quali sono i tetti massimi di spesa per i libri di testo scolastici?

Forse non tutti sanno che il Ministero ha fissato un tetto massimo di spesa per i libri di testo della scuola secondaria di primo e secondo grado. 5 anni di liceo classico possono arrivare a costare oltre 1500 euro di libri

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha emanato una circolare, e una successiva nota, che fornisce le indicazioni relativi ai tetti di spesa per i libri scolastici. La notizia, in teoria, sarebbe questa, ma la realtà è che, per tante persone, questa circolare è stata l’occasione per scoprire che esiste un tetto di spesa per i libri di testo da adottare in tutte le classi della scuola secondaria di primo grado (quelle che comunemente vengono chiamate Scuole Medie) e in quelle di secondo grado (le superiori).

552 euro per i libri dei tre anni di scuole medie

Partendo dalla circolare, il Ministero rinvia, per le “istruzioni generali”, alla nota del 2014, ma, facendo riferimento al decreto n.58 pubblicato il 19 marzo, indicata finalmente i nuovi tetti di spesa che andranno in vigore a partire dal prossimo anno scolastico (2025/2026) e che sono stati rivalutati sulla base del tasso di inflazione programmata, stabilito per il 2025 all’1,8%.
Per gli importi, la circolare stessa rimanda a due allegati che riportano le cifre per i due differenti cicli di studi.
Tutto facile per quanto riguarda le scuole secondarie di primo grado, con solo tre cifre da ricordare: 299 euro come tetto di spesa massimo per il primo anno, 119 per il secondo anno e 134 per il terzo. In totale, insomma, per le scuole medie una famiglia se la dovrebbe cavare, per il capitolo libri di testo, con una spesa massima di 552 euro. Ciascuno può fare le proprie valutazioni provando a ricordare quanto ha speso effettivamente, o segnarsi la cifra per vedere quanto effettivamente spenderà.

Liceo classico il più caro per quanto riguarda i libri

Più articolata la situazione per le scuole superiori, dove le cifre sono differenziate a seconda del tipo di scuola.
Per il primo anno, la spesa più alta è quella degli istituti tecnici del settore tecnologico, con 341 euro, più 15 euro “in ragione dell’introduzione dell’insegnamento di geografia generale ed economica” (una voce, quest’ultima, aggiunta in nota e valida per tutti gli istituti tecnici e i professionali). Stessa spesa, senza i 15 euro aggiuntivi, per il liceo classico e il linguistico. Scende a 326 il tetto per il liceo scientifico, quello delle scienze umane (anche nell’opzione economico-sociale) e quello del Made in Italy. Il primo anno più economico risulta essere quello del liceo Musicale e coreutico – sezione coreutica.
In totale, il liceo classico, nell’arco dei 5 anni, prevede una spesa massima di 1.578 euro, risultando, da questo punto di vista, il ciclo di studi più caro.
La tabella con il dettaglio di tutti i tetti di spesa, suddivisi per i vari anni, la si può consultare a questo link.

È consentito un superamento della soglia di spesa indicata fino al 10%, con motivazione del collegio docenti. I tetti di spesa, invece, vanno ridotti del 10% se in una classe “tutti i testi adottati sono stati realizzati nella versione cartacea e digitale accompagnata da contenuti digitali integrativi”; vanno invece ridotti del 30% “se nella classe considerata tutti i testi adottati sono stati realizzati nella versione digitale accompagnata da contenuti digitali integrativi”.
Qui la circolare del ministero