BAMBINIxLAPACE. Ucraina: notte di sangue a Kharkiv, Zelensky vola in Europa

Tre morti e dieci feriti nei raid russi mentre il presidente ucraino punta a un accordo di difesa “storico” con Macron

È stata un’altra domenica terribile quella vissuta il 16 novembre dall’Ucraina, vittima di una nuova, intensa ondata di violenza. Ben 195 scontri diretti si sono registrati in un solo giorno, con l’area di Pokrovsk ancora una volta epicentro dei combattimenti: qui l’offensiva russa ha sferrato 66 attacchi nel fine settimana, confermando l’escalation del conflitto.

I bombardamenti

Nella notte, i bombardamenti hanno colpito anche Balakliya, nella regione di Kharkiv, causando tre morti e dieci feriti, alcuni dei quali molto giovani e ricoverati in gravi condizioni. Mosca ha inoltre rivendicato la conquista di due villaggi nella regione parzialmente occupata di Zaporizhzhia, un avanzamento confermato dal ministero della Difesa russo.

L’impegno di Zelensky

Mentre la situazione sul terreno peggiora, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky prosegue il suo impegnativo tour europeo. Dopo la tappa ad Atene, dove ha ottenuto dal governo greco la promessa di forniture di gas tra gennaio e marzo 2026 per fronteggiare l’emergenza energetica causata dai continui attacchi alle infrastrutture, Zelensky è atteso oggi a Parigi. Nella capitale francese firmerà con il presidente Emmanuel Macron un accordo definito “storico”, volto a rafforzare l’aviazione da combattimento ucraina e le capacità di difesa aerea. Il viaggio proseguirà poi verso Madrid, ultima tappa del viaggio diplomatico.
Il tour europeo si inserisce in un momento particolarmente delicato per Kyiv, alle prese non solo con l’intensificarsi dei raid russi, ma anche con l’incertezza degli aiuti internazionali. L’Unione europea fatica a garantire sostegni adeguati, mentre gli aiuti americani rimangono sospesi dalle decisioni del presidente Donald Trump. A complicare ulteriormente il quadro, pesa lo scandalo di corruzione che ha colpito il settore energetico ucraino. Intanto, dal Cremlino il consigliere presidenziale Yuri Ushakov fa sapere che restano aperti i canali di comunicazione con Washington per possibili negoziati, con riferimento all’incontro tra Trump e Putin dello scorso agosto in Alaska.

La speranza dei bambini dell’Ucraina è appesa a un filo

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, sono passati oltre 3 anni. In questo tempo oltre 600 bambini sono morti e oltre 2.000 sono stati feriti. Anche la speranza rischia di morire.
Ai.Bi. Amici dei Bambini con il progetto BAMBINIxLAPACE ogni giorno porta ai minori e le loro famiglie aiuto concreto, supporto psicologico e attimi di vita “normale”, in un tempo che normale non è.
Ecco perché oggi più che mai c’è bisogno del tuo aiuto: per non far spezzare il filo della speranza. EMERGENZA UCRAINA