BAMBINIxLAPACE Ucraina. Volodarka. Ecco come aiutiamo le famiglie degli sfollati interni

Visitare le famiglie degli sfollati interni in Ucraina non significa solo portare loro beni di prima necessità, ma far ritrovare la speranza e la fiducia nell’umanità a chi l’aveva persa

Come spiegato nelle scorse settimane, Ai.Bi., in Ucraina, sta portando avanti un progetto che prevede una decina di visite domiciliari alla settimana presso le famiglie dei minori che fino a prima della guerra si trovavano all’orfanotrofio Volodarka e presso le “nuove” famiglie che si sono spostate lì fuggendo da zone più pericolose del Paese.
A coordinare l’attività è Masha, la cooperante di Ai.Bi. in Ucraina che oggi si trova in Italia ma continua a tenere stretti contatti con lo staff e le famiglie nel Paese Ucraina. Questo è il suo racconto di una consegna a domicilio effettuata in settimana a una famiglia di quei 7 milioni di sfollati interni che chiamano tutti a una sfida epocale di accoglienza.

Consegne domiciliari alle famiglie di sfollati interni dell’Ucraina

“Questa settimana abbiamo fatto la consegna a domicilio a una famiglia di sfollati interni. Dietro questa semplice frase si nasconde un grande impegno da parte di tante persone.
C’è una persona che ha donato un euro, o forse 100…, nella campagna di Ai.Bi. #BAMBINIxLAPACE. Oppure è stata un’azienda di centinaia di persone a farlo… Chissà. Questo non lo possiamo dire, ma di sicuro è quel gesto che ci ha permesso di accontentare una famiglia in difficoltà a ritrovare un po’ fiducia nella bontà della vita.
La famiglia è composta da marito, moglie e due figli di 6 e 15 anni che, scappati dalla zona dell’occupazione russa, hanno trovato accoglienza a Volodarka in casa dei parenti di una nostra collega. Quando siamo arrivati erano molto chiusi e, nonostante il pericolo fosse ormai lontano, si sentivano preoccupati avendo comunque dovuto abbandonare la loro vita di tutti i giorni. Non volevano parlare del passato, perché subito veniva loro da piangere al ricordo della loro casa e della vita semplice e felice che vi conducevano. Inoltre, erano angosciati dal fatto di pensare che nella loro casa molto probabilmente andranno a vivere degli “ospiti non voluti”, arrivati con le armi.
C’è voluto del tempo, ma, piano piano, hanno cominciato a parlare e a comunicare i propri bisogni: cose semplici come la spesa (che abbiamo organizzato immediatamente, nonostante le difficoltà che ci sono oggi in Ucraina di spostarsi e di trovare la benzina per l’auto). Quando siamo arrivati con i pacchi sono rimasti stupiti: non pensavano sarebbe stato possibile, non tanto per i beni portati, quanto per il fatto di essersi sentiti dimenticati e abbandonati e avere invece scoperto la possibilità di un gesto di conforto e sostegno. E forse per la prima volta li abbiamo visti sorridere.

Tutti possono aiutare a compiere un gesto di speranza

Perché queste consegne che riusciamo a fare non sono tanto un sostegno a livello economico e pratico, quanto un gesto che riporta la fiducia in chi l’aveva persa e che fa pensare che la vita non è solo lotta e difficoltà, e gli essere umani sanno ancora essere… veramente umani.
Tutti possono contribuire a questi gesti, sostenendo il progetto di Ai.Bi. #BAMBINIxLAPACE, attivo in Ucraina, Moldova e Italia a favore dei bambini ucraini e delle loro famiglie, con una donazione una tantum o con l’Adozione a Distanza”.
Ricordiamo che tutte le donazioni ad Ai.Bi. godono delle seguenti agevolazioni fiscali. EMERGENZA UCRAINA