Anche in Inghilterra, come in Italia, ci si trova di fronte ad una crisi delle adozioni Internazionali. Una situazione che in entrambi i Paesi, stando alle recenti statistiche, si fa sempre più critica di anno in anno. In Inghilterra, negli ultimi quattro anni, il numero di bambini sotto la tutela del Governo è aumentato del 7% (64.000), mentre il numero delle adozioni è calato del 13,5%.
All’interno di questo contesto si inserisce l’azione del governo britannico volta a valutare ed esaminare la reale condizione dei minori in stato di povertà nel paese.
A tal proposito, il Primo Ministro inglese ha commissionato la realizzazione di un rapporto, pubblicato nei giorni scorsi, “The Foundation Years: preventing poor children becoming poor adults”.
La relazione riconosce l’impatto a lungo termine che le prime esperienze hanno sulla vita futura e quindi la conseguente necessità di investire in servizi per l’infanzia, in particolare quelli che supportano le famiglie svantaggiate.
“Abbiamo trovato prove schiaccianti che la possibilità di vita futura dei bambini è fortemente fondata sul loro sviluppo nei primi cinque anni di vita” ha dichiarato Frank Field, membro del governo che ha seguito la realizzazione del rapporto.
Nella relazione è inclusa anche una raccomandazione a spostare i finanziamenti del governo in modo che i servizi a sostegno dei bambini di età compresa tra 0-5 anni assumano maggiore attenzione.
Indicazioni che per quanto concerne le adozioni, ribadiscono la posizione già espressa dal Ministro per l’Infanzia Mr Loughton che nelle settimane scorse ha invitato funzionari e agenzie di adozione ad accelerare il processo adottivo e trovare delle famiglie disposte ad accogliere quei bambini che troppo spesso sono costretti ad attendere a lungo prima di poter entrare a far parte di una famiglia.