Dalla Siria all’Italia, il miracolo dell’ amore: un nuovo futuro per il papà e il bambino senza arti della foto che ha fatto il giro del mondo

Lo scatto ha vinto il Siena International Photo Award e, soprattutto, ha riportato all’attenzione del mondo il dramma della Siria. Oggi papà , figlio e tutta la famiglia sono in Italia, dove riceveranno arti artificiali e terapie adeguate, per un nuovo futuro

La foto, come si dice in questi casi, aveva fatto “il giro del mondo”, nonostante raccontasse una storia dai due volti: da una parte oggettivamente terribile, con un papà senza una gamba che solleva in aria il figlio privo di tutti gli arti; dall’altra di grande speranza, per il sorriso negli occhi del bambino, illuminati da una gioia che va oltre ogni razionalità.

La famiglia al-Nazzal in Italia per sperare in un nuovo futuro

Oggi, la storia aggiunge un altro capitolo. Bellissimo. Perché papà Munzir e il figlio Mustafa, insieme a mamma Zeibab e le due sorelle più piccole arriveranno a Siena, la città organizzatrice del premio (il Siena International Photo Award) vinto proprio dalla foto di cui parliamo, scattata dal fotografo turco Mehmet Aslan. Come riportato da Open, la famiglia sarà ospitata in una casa messa a disposizione dalla Caritas diocesana e padre e figlio riceveranno cure e assistenza.
La famiglia dovrà inizialmente rispettare la quarantena prevista per tutti coloro che arrivano in Italia da determinati Paesi, dopodiché, sono attesi a Budrio (BO), dove il Centro Protesi Vigorso dell’Inail seguirà papà e figlio fornendo loro le protesi artificiali e seguendoli nelle necessarie terapie.

Il grande lavoro della diocesi di Siena e della Farnesina

L’organizzazione del tutto è stata portata avanti dall’arcidiocesi di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino e dalla Caritas del posto. Secondo Avvenire, la Caritas “Creerà una rete di supporto e di relazioni, un accompagnamento e l’insegnamento della lingua italiana”. L’iniziativa, però, non è isolata, ma si inserisce in un contesto di percorsi di accoglienza che ha portato diverse famiglie a essere aiutate concretamente dalla comunità della diocesi senese.
“Siamo di fronte a una grande solidarietà sociale che mi auguro continuerà nel tempo: la città di Siena è una preziosa risorsa” – ha detto il cardinale arcivescovo Augusto Paolo Lojudice.
Ma nella vicenda legata alla famiglia al-Nazzal un ruolo importante lo ha avuto anche la Farnesina, che ha lavorato per l’organizzazione del viaggio dalla Siria e l’ottenimento del permesso di soggiorno per ragioni umanitarie.