Uomo e tecnologia. Come saremo tra 1000 anni? Con la gobba, tre palpebre, poco cervello e senza memoria

Iperconnessi, sempre con lo smartphone in mano, le dita pronte a digitare sui tasti e il collo proteso verso il computer. L’evoluzione tecnologica influirà anche sul nostro DNA, trasformando l’uomo del 3000, anche dal punto di vista fisico?

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L’articolo di oggi viene ripreso da Popotus, che ormai da molti anni il quotidiano della CEI costruisce appositamente con un linguaggio e argomenti pensati per i lettori più giovani.
Questa volta si parla di uomo e tecnologia. Iperconnessi, sempre con lo smartphone in mano, le dita pronte a digitare sui tasti e il collo proteso verso il computer. L’evoluzione tecnologica influirà anche sul nostro DNA, trasformando l’uomo del 3000, anche dal punto di vista fisico?

Alla domanda ha provato a rispondere una ricerca commissionata da Toll Free Forwarding prospettando un’evoluzione che sembrerebbe, più che altro un’”involuzione”: meno cervello, gobba, dita ad artiglio… Ma sarà davvero così?

L’articolo può essere scaricato cliccando QUI

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