USA/Russia: raggiunto accordo sulle adozioni, fine del fai da te

Il quinto e, si può dire con certezza, ultimo giro di incontri tra Russia e Stati Uniti per discutere delle reciproche leggi in materia di adozione internazionale, è finalmente finito. Il documento che regolerà la procedura di adozione dei bambini russi da parte dei cittadini americani è ora pienamente ridefinito. Il mediatore russo, Pavel Astakhov, inviato dal governo di Mosca assicura che l’accordo è quello definitivo e sarà firmato a fine dicembre o ai primi di gennaio.

Il documento adottato tiene conto di tutte le principali richieste da parte russa: il controllo delle procedure di adozione e il riconoscimento delle decisioni giudiziarie in materia di tutela dei minori adottati.

I genitori americani adottivi saranno obbligati a dare informazioni sui bambini adottati, in modo sollecito, su richiesta dei servizi di protezione dell’infanzia. Inoltre i bambini russi adottati da famiglie americane ora manterranno la cittadinanza russa. Da oggi, inoltre, le adozioni saranno possibili solo attraverso agenzie autorizzate che otterranno l’accreditamento.

La necessità di unificare la legge russa e quella americana in materia di adozione si è verificata dopo diversi casi di maltrattamenti di bambini russi da parte dei genitori americani adottivi. Recentemente, un’inchiesta ha dimostrato che un ragazzo russo, adottato da una coppia americana, è morto di fame e percosse. Un altro caso scandaloso ha coinvolto un bambino di 8 anni, Artyom Saveliev; la madre adottiva americana lo ha messo sull’aereo e rimandato in Russia senza seguire nessuna procedura formale.

Il presidente dell’organizzazione “Il diritto del fanciullo” Boris Altshuller ha accolto con favore l’imminente arrivo di questo trattato. Tuttavia, egli ritiene che le forme di controllo sul destino dei bambini adottati, che questo documento suggerisce,  non sono sufficientemente efficaci. “Il trattato ha bisogno di un punto che preveda anche la verifica da parte dei servizi sociali dell’ambiente in cui vive il minore adottato.”

“La Russia deve controllare il destino di questi bambini, ma non da lontano, via satellite o attraverso qualche altro modo effimero. E’ necessario un servizio di controllo sociale che dia rapporti sulla situazione dei bambini ed i genitori adottivi devono sottoscrivere questa forma di tutela. Questo darà la possibilità alle organizzazioni russe di organizzarsi meglio e servirà a rafforzare la responsabilità dei genitori adottivi americani.”