Venezia. Domenica 20 dicembre la Benedizione delle Adozioni per le famiglie del Patriarcato che hanno adottato nel 2015

benedizione2“Tu sei nostro figlio. Noi ti accogliamo nel nome di Gesù per generarti alla vita nell’amore”. Con questa formula i genitori adottivi chiedono alla Chiesa il riconoscimento del loro percorso di accoglienza davanti al Signore. Una formula che risuonerà anche domenica 20 dicembre nella chiesa del centro pastorale “Cardinale Urbani” di Zelarino (in provincia di Venezia). Per il secondo anno consecutivo, infatti, il Patriarcato di Venezia ha accolto con gioia l’invito delle associazioni Ai.Bi. Amici dei Bambini e La Pietra Scartata a celebrare il rito di Benedizione delle Adozioni con tutte le famiglie della diocesi che hanno adottato negli ultimi 12 mesi.

A presiedere il rito, a cui parteciperanno una decina di bambini adottivi e le relative famiglie,  sarà don Danilo Barlese, vicario episcopale per la Pastorale degli Sposi e della Famiglia che celebrerà la Santa Messa alle ore 11. A seguire il pranzo comunitario e un momento di festa, sempre al centro di via Visinoni 4/c.

La Benedizione delle Adozioni  è un rito con cui i figli e i genitori adottivi possono ottenere il riconoscimento, davanti al Signore, di un’accoglienza vista come “nascita adottiva”, acquisendo così la consapevolezza di diventare, proprio attraverso l’adozione, testimoni di accoglienza di un bambino senza famiglia al cospetto di Gesù abbandonato. In questo modo, il percorso adottivo, quale esperienza pienamente vissuta in Cristo, assume un preciso significato anche davanti a Dio e alla Sua Chiesa. L’adozione, infatti, “non è solo un pezzo di carta o un atto giuridico con timbri e marche da bollo, ma un atto di fede sconvolgente, capace di ‘generare’ amore”.

Il desiderio di celebrare il dono reciproco di un’adozione è sempre più avvertito dalle famiglie adottive, che sentono la necessità di integrare il proprio percorso civile con un forte significato spirituale. Nello specifico, la Benedizione delle Adozioni viene vissuto come un punto di partenza e un punto di arrivo allo stesso tempo. Di arrivo perché è il momento in cui genitori e figli riconoscono, appunto, davanti al Signore rispettivamente la loro paternità o maternità e il loro essere figli, al termine di un lungo percorso. E di partenza perché da qui ha inizio la realizzazione della pienezza di vita, cristianamente intesa, che ha il suo luogo privilegiato nella famiglia.

Le famiglie adottive veneziane arriveranno al rito del 20 dicembre dopo un breve percorso di preparazione iniziato sabato 12, con l’incontro di catechesi “Accogliere nel Suo nome: un’esperienza familiare dal rilievo comunitario” tenuto sempre da don Danilo Barlese.